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Migranti, per la richiesta d’asilo fino ad un anno di attesa

Il Coordinamento: “I tempi infiniti di Questure e commissioni non dipendono da ‘un’invasione’ che non c’è, ma da una precisa gestione politica delle persone che ne blocca i progetti di vita”. Parte una campagna di denuncia.

12 Novembre 2016 - 15:52

(Presidio Migranti - © Michele Lapini)“Se un migrante oggi chiede un appuntamento alla Questura di Bologna per presentare domanda di richiesta asilo verrà molto probabilmente convocato non prima di marzo 2017”. E’ quanto riporta il Coordinamento migranti denunciando le lungaggini burocratiche praticate da piazza Roosevelt nei confronti delle centinaia di migranti in attesa dei documenti. Un tempo lunghissimo che può protrarsi fino ad un anno condizionando la vita delle persone: “Cinque mesi solo per un pezzo di carta da compilare, ma ne occorrono in media altri sei o sette prima che la commissione territoriale, presieduta da un funzionario della Prefettura, prenda una decisione”.

Per un migrante arrivato in Italia l’ottenimento dei documenti è la condizione necessaria per potersi inserire nella società, come lo stesso Coordinamento racconta: “Un anno di vita sospesa a inseguire i tempi di Questura e Prefettura. Che i migranti chiedano un permesso di soggiorno per lavoro o protezione umanitaria, il tempo è da sempre una variabile politica nelle mani della Questura, che invoca l’emergenza per coprire il razzismo istituzionale delle sue pratiche. I tempi infiniti di questure e commissioni non dipendono da ‘un’invasione’ che non c’è, ma da una precisa gestione politica dei richiedenti asilo che ne blocca, sospende o respinge i progetti di vita”.

Eppure la vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, “assicura che in Emilia-Romagna l’accoglienza funziona benissimo. Forse fa finta di non vedere i migranti che vivono sotto i ponti e nei parchi a Bologna”, scrive il Coordinamento, annunciando: “Da oggi e nelle prossime settimane, porteremo avanti una campagna di denuncia delle pratiche sistematiche di razzismo istituzionale che producono questa situazione in città e di cui anche Questura e Prefettura sono responsabili”.