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Migranti di nuovo in piazza: “Pretendiamo di scegliere il nostro futuro!”

Presidio in piazza Nettuno, dopo la manifestazione di fine maggio, per la seconda giornata transnazionale di lotta delle e dei migranti: “Per rivendicare un permesso di soggiorno europeo senza condizioni, per dire di no al razzismo, per dire basta a chi crede di poterci togliere il diritto di respirare”.

20 Giugno 2020 - 19:58

“Bianco, nero, differenza zero!”. Dopo la manifestazione di una ventina di giorni fa, migranti di nuovo in piazza a Bologna “per dire di no al razzismo, per dire basta a chi crede di poterci togliere il diritto di respirare, nella seconda giornata transnazionale di lotta delle e dei migranti! Si comincia con le parole di chi pretende di avere il futuro che sceglie e reclama l’uguaglianza!”, racconta il Coordinamento Migranti che ha promosso il presidio di oggi in piazza Nettuno insieme a Ascai Bologna – Associazione Camerunense, Associazione Benininesi per la fraternità, Appennino Migrante, Associazione Lavoratori Marocchini in Italia, Associazione Senegalese Chaikh/Anta Diop, Comunità del Sierra Leone, Comunità Gambiana, Comunità Nigeriana, Comunità Pakistana,  Coordinamento Eritrea Democratica e Diaspora Guineana dell’Emilia-Romagna. “Pochi sanno che i figli e le figlie dei migranti nati e cresciuti in Italia non hanno alcun diritto alla cittadinanza ma dovranno chiedere che sia ‘concessa’ quando hanno compiuto 18 anni. Pochi sanno che cosa significa essere una giovane donna nera che non può passeggiare per strada senza che qualcuno chieda ‘quanto vuoi’… Ma noi pretendiamo di vivere e restare qui, senza dover pagare il prezzo della cittadinanza, senza doverci sentire inferiori perché siamo neri!”, scrive il Coordinamento dalla piazza: “Centinaia di migranti in piazza a Bologna rivendicano un permesso di soggiorno europeo senza condizioni. Un’altra giornata transnazionale di lotta che unisce le piazze di Bologna, Parigi e altre città francesi, in Turchia, Germania, Belgio e altri paesi. Non ci fermeremo finché il razzismo istituzionale e la violenza razzista non finiranno”.

“Non siamo invisibili e non possiamo esserlo- è poi un passaggio del comunicato diffuso in vista della manifestazione- perché le nostre vite contano. Lo hanno detto le donne migranti in piazza a Bologna: se le nostre scelte fossero libere questo mondo sarebbe rovesciato. Black Lives Matter è il grido di afroamericani, neri, latinos e bianchi che negli Stati Uniti questo mondo stanno rovesciando insieme. Black Lives Matter è il nostro grido di ogni giorno. È il grido delle tante piazze europee e africane cariche di una rabbia che va oltre l’indignazione per il razzismo che uccide i George Floyd d’America e gli Adama Traoré d’Europa. La determinazione con cui anche in tanti tra le nuove generazioni di migranti e non hanno raccolto l’appello a dire basta alla violenza razzista della polizia mostrano una volontà impaziente di vivere liberi dalla violenza del razzismo”.