Acabnews Bologna

Migliaia contro ricatti e confini [video+foto+comunicato]

In corteo migranti, rifugiati, lavoratori delle cooperative della logistica, nuove generazioni, occupanti di casa, studenti, insegnanti, centri sociali. Srotolato uno striscione dal Pincio: “Our Europe is without borders”.

01 Marzo 2014 - 20:30

C’è la lotta contro i meccanismi perversi del permesso di soggiorno e la bossi-fini, quella per la chiusura dei Cie, quella contro la Granarolo e quella contro i respingimenti scolastici. Ci sono i giovanissimi rapper di On the move, gli occupanti dell’ex Berretta, delle Scuole Ferrari e di via Irnerio, i Cobas della scuola, i centri sociali, le realtà che promuovono la Carta di Lampedusa. Un corteo composito e plurale quello che è partito oggi pomeriggio da Piazza dell’Unità. Oltre duemila i partecipanti, secondo gli organizzatori All’altezza del Pincio viene srotolato uno striscione: “Our Europe is without borders”. Tra musica, molti interventi al microfono, attacchinaggi il corteo prosegue fino a via Rizzoli.

“Di fronte a un nuovo governo che pensa di far gestire il lavoro al capo di legacoop migranti e precarie chiedono con forza la fine del ricatto del contratto di soggiorno, che vuole imporre ai migranti il silenzio per far tacere tutti i lavoratori, affermando che non esistono politiche del lavoro ma solo politiche dello sfruttamento. Lo sa bene il ministro che è alla testa del sistema delle cooperative, di cui fa parte anche Granarolo.”, scrive in una nota il Coordinamento Migranti.

> Il video:

> Le foto:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157641711808203/show/

 

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Più di 2000 per il primo marzo a Bologna: migranti, associazione antirazziste, movimenti, sindacati auto-organizzati, occupanti di case, precari e nuove generazioni in movimento hanno dato vita a un corteo per rivendicare l’abolizione della Bossi-Fini, del ricatto del PDS, la chiusura a Bologna e ovunque dei Cie e dei luoghi di confinamento dei migranti, per la cancellazione delle frontiere esterne e interne. Come in molte altre città in Italia e in Europa i migranti si sono ripresi la città attraversando il centro insieme ai tanti lavoratori della logistica. Ancora una volta il primo marzo dei migranti rilancia la lotta di tutte e tutti contro lo sfruttamento e il razzismo istituzionale che lo sostiene.

Adl-Cobas Emilia Romagna; Associazione donne senegalesi – Bologna; Associazione lavoratori marocchini – Bologna; Associazione Progré; Associazione Senegalese Cheikh Anta Diop – Bologna; Comunità pachistana – Bologna; Confederazione Cobas; ∫connessioni precarie; Coordinamento Migranti; Làbas occupato; Laboratorio OnTheMove; Rivolta il debito – Communia Network; Seminaria; SIM – Scuola di italiano con migranti Xm24; Spazio pubblico Autogestito Xm24; Sportello Legale Xm24; Cs TPO; USI – lavoratrici e lavoratori anarchici; Vag61; Bartleby; RSU Fiom Ducati Motors; Lavoro Insubordinato.