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“Mai più Macerata. Mai più Firenze!”, i migranti tornano in piazza

Sabato pomeriggio manifestazione da piazza XX Settembre: “Siamo qui per avere una vita migliore e non per delinquere. Non è possibile che qualcuno si senta legittimato ad uscire di casa e a sparare agli stranieri”.

23 Marzo 2018 - 11:15

A Bologna tornano in piazza i migranti, per dire con forza “Mai più Macerata, mai più Firenze!”. Questo lo slogan scelto per la manifestazione in programma sabato 24 con partenza alle 14 da piazza XX Settembre per raggiungere piazza Maggiore. Il corteo protesterà contro “la politica di chi racconta agli italiani che i loro problemi sono colpa degli stranieri: bisogna abbassare i toni, perchè noi siamo qui per avere una vita migliore e non per delinquere, e non è possibile che qualcuno si senta legittimato ad usoggicire di casa e a sparare agli stranieri”, afferma una delle sigle organizzatrici, l’associazione senegalese Cheikh Anta Diop, nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta ieri. Del resto, aggiunge il Coordinamento Migranti, “anche Bologna non è immune a questi fenomeni: ad ottobre sono stati infatti sparati dei colpi di pistola a salve contro un operatore eritreo è un richiedente asilo davanti all’hun di via Mattei”. Il clima è pesante, come evidenzia anche una ragazza “rifugiata, studentessa all’Università di Bologna e lavoratrice”, che spiega di “avere molta paura, specialmente quando devo uscire di casa la mattina presto”, aggiungendo che “a volte non riesco neanche ad uscire per il timore che possa succedermi qualcosa”.

Oltre alle due sigle già citate, sostengono la manifestazione: Associazione Asahu, Asahi Modena, Associazione dei lavoratori marocchini in Italia, Associazione degli studenti Migranti Unibo, Circolo Anarchico C. Berneri, Cobas, Connessioni Precarie, Coordinamento antifascista Murri, Diaspora Ivoirienne d’Emilia-Romagna, Grotta Rossa (Spazio Pubblico Autogestito), Labas, La comune Associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio”, Laboratorio Smaschieramenti, Partito dei Carc, Refugees Welcome Italia Onlus, Sentieri di libertà Bologna, Tpo, Usi Unione Sindacale Italiana A.I.T., Yerèdemèton, Scuola Aprimondo, Eritrea democratica, Associazione Nazione Rom, Mujers Libres Bologna e Melting Pot Europa. L’appello: “Un mese fa per le strade di Macerata hanno sparato a Festus, Jennifer, Gideon, Mamadou, Omar e Wilson. Due settimane fa a Firenze è stato ammazzato Idy, un migrante senegalese. Lo scorso ottobre a Bologna davanti al centro di via Mattei sono stati esplosi colpi di pistola contro un operatore eritreo e un richiedente asilo. È ora di dire basta! È tempo di prendere parola contro il razzismo che mette in pericolo la nostra vita! Noi donne e uomini migranti siamo qui per costruire una vita migliore. Lottiamo ogni giorno contro il razzismo, il ricatto del permesso di soggiorno, la negazione del diritto d’asilo, lo sfruttamento sui luoghi di lavoro e la povertà. Ora però è la nostra stessa vita a essere in pericolo: non siamo venuti in questo paese per farci ammazzare per le strade. Per questo è giunto il momento di scendere in piazza anche a Bologna e prendere parola contro razzismo, violenza e sfruttamento! Per Idy Diene e per tutti noi!”.