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Logistica, c’è l’accordo su Gsi: assunzioni e risarcimenti

Cobas: “Tenacia ha portato frutti”. Vertenza Nexive, magazzino chiuso e ferie forzate ma Si Cobas assicurano: “Decisione non ci intimidisce, lotta non si ferma”. A Castenaso, intanto, sciopero e blitz in Comune delle lavoratrici dei servizi scolastici.

21 Settembre 2021 - 18:09

Hanno scioperato per tutta la settimana scorsa, ma finalmente è arrivata una buona notizia per le lavoratrici e i lavoratori del magazzino Grandi salumifici italiani all’Interporto. “Possiamo finalmente comunicarvi che la nostra determinazione e la nostra tenacia ha portato i suoi frutti, grazie agli scioperi della maggioranza dei lavoratori del magazzino Gsi che ci hanno creduto, grazie alla nostra unione nella difesa del nostro posto di lavoro a condizioni economiche e di diritto dignitose”, fanno sapere i Cobas lavoro privato, dopo un nuovo incontro tra le parti. Il sindacato specifica che “per il danno economico subito dai lavoratori dal cambio appalto” c’è “un risarcimento di 1.800 euro netti” e l’assunzione a tempo indeterminato” di chi “da troppo tempo era in balia dell’incertezza, e di un altro gruppo compresi interinali da assumere entro breve”. Inoltre, i Cobas registrano “un’apertura significativa da parte dell’azienda riguardo l’ampliamento della somma erogabile dei buoni pasto e il riconoscimento di una maggior considerazione della professionalità del corpo di lavoratori. L’azienda ha dovuto ammettere, durante la trattativa, che ha bisogno di noi, ovvero di operaie e operai qualificati per proseguire il regolare svolgimento delle lavorazioni in magazzino”.

Situazione opposta per i lavoratori e le lavoratrici della Nexive di Calderara di Reno. Questo l’aggiornamento diffuso oggi dai Si Cobas: “Dopo che i lavoratori Nexive hanno scoperto che avrebbero perso il lavoro, attraverso un annuncio su un giornale immobiliare specializzato che metteva in affitto il capannone nel quale lavorano, dopo che vergognosamente Nexive non ha ritenuto di comunicare nulla ai lavoratori, ieri di fronte all’indizione di uno sciopero, la stessa società ha deciso di chiudere il magazzino e di mettere in ferie forzate i lavoratori. Se questo vuole essere un altro tentativo per intimidire i lavoratori, Nexive e Poste Italiane, che ha assorbito Nexive, devono sapere che la determinazione e la voglia di lottare per difendere il posto di lavoro non si fermano. Se è vero che Nexive e Poste Italiane riorganizzano per accumulare e incrementare profitti sulla pelle dei lavoratori noi rispondiamo con una forza maggiore: quella che deriva dalla difesa del posto di lavoro, del salario, dei diritti e della dignità, dalla necessità di avere un futuro. Pertanto ribadiamo che dopo la serrata di ieri saremo al fianco dei lavoratori e che metteremo in campo qualsiasi forma di iniziativa utile che i lavoratori riterranno opportuna per salvaguardare il posto di lavoro”.

Giornata importante anche per la vertenza inerente il cambio d’appalto per i servizi scolastici di Castenaso: lavoratrici e lavoratori hanno scioperato per l’intera giornata e si sono trovati all’esterno del Comune “per esporre alla cittadinanza le condizioni peggiorative generate da questo cambio di appalto, tramite la testimonianza diretta degli educatori”, scrive Sgb in un comunicato. Il sindacato spiega di avere “mandato richiesta formale all’amministrazione comunale per effettuare un incontro con sindaco e assessore all’Istruzione nel corso della mattinata: a questa richiesta non è arrivata alcuna risposta”.

“Successivamente – prosegue Sgb – il presidio si è spostato nell’ingresso del Municipio, per richiedere direttamente di poter interloquire con gli amministratori e riportare nel dettaglio, che questo nuovo appalto, aggiudicato da Consorzio Blu, ha previsto una riduzione contrattuale tramite l’utilizzo del part time ciclico e il mancato riconoscimento dell’inquadramento contrattuale spettante (livello D2). Inoltre i lavoratori avrebbero evidenziato mancate coperture di diversi alunni, che si protraggono dall’inizio dell’anno scolastico. In risposta, anziché essere accolti dagli amministratori, gli educatori si sono ritrovate le forze dell’ordine, prontamente inviate per disperdere qualunque tentativo di legittima richiesta; ciò non ha scoraggiato i partecipanti e dopo un’ora di permanenza, è arrivata la telefonata del Sindaco, con la proposta di un incontro da effettuarsi nei prossimi giorni”.

Si legge in conclusione: “Sgb e i lavoratori non si arrendono, continueranno a pretendere in ogni sede che si ottenga il raggiungimento delle stesse condizioni lavorative e contrattuali in possesso nella precedente gestione, ma anche un riconoscimento degno per lavoratori che svolgono un servizio pubblico”.