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L’imbarazzo del Comune per la targa a Orsetti rimossa in Cirenaica

L’assessore Gieri risponde in consiglio adducendo unicamente motivazioni tecniche e corre al riparo aprendo alla possibilità di incontrare “associazioni, cittadini o la comunità curda” per intitolare “altri spazi” come “scuole, centri sportivi, centri di accoglienza, biblioteche, strutture di quartiere” all’internazionalista Ypg morto in Siria.

08 Febbraio 2020 - 17:00

“La denominazione era stata già assegnata nel 2005”, “due targhe creerebbero confusione”, “Lorenzo Orsetti è deceduto da meno di 10 anni e questo è un requisito che non permette l’intitolazione di vie, piazze giardini”. Sono tutte tecniche le motivazioni che l’assessore Virginia Gieri ha addotto per rispondere a una domanda posta ieri in question time dalla consigliera di Coalizione Civica Emily Clancy in merito alla rimozione della targa che nel giardino in fondo a via Sante Vincenzi ricordava Orso, ucciso mentre combatteva l’Isis in Siria con le unità di protezione popolare Ypg. Segno che le reazioni arrivate nei giorni successivi hanno colto nel segno, non ultima quella del padre di Lorenzo, causando un certo imbarazzo dalle parti di Palazzo d’Accursio.

Non solo: mentre a Torino si attende entro il mese prossimo la decisione sulla sorveglianza speciale per Eddi, Paolo e Jacopo, la cui pericolosità sociale deriverebbe proprio dall’essere tornate dalla Federazione democratica della Siria del Nord, a Bologna l’amministrazione, pressata dal basso, si trova a dover fare un’apertura di segno totalmente opposto: se “c’è la volontà da parte della cittadinanza o altri di ricordare anche prima dei dieci anni” – ha detto Gieri “figure importanti come Orsetti” c’è la possibilità di “promuovere l’intitolazione di altri spazi: scuole, centri sportivi, centri di accoglienza, spazi sportivi all’interno di centri già denominati, biblioteche di quartiere o altre strutture di quartiere. Non solo io ma anche il sindaco e noi tutti siamo disponibili ad incontrare associazioni, cittadini o la comunità curda” per discuterne. Si vedrà se questa prospettiva susciterà interesse, ma quel che resta certo è che Orso tornerà presto in Cirenaica.