Acabnews Bologna

L’ateneo chiude l’Aula Regeni

Rimossa bacheca autogestita e foto del ricercatore ucciso in Egitto. Lo denuncia l’Assemblea di Scienze Politiche, rilanciando la mobilitazione “no war” per la prossima settimana.

26 Febbraio 2016 - 17:26

Su scienze politiche è calato l’elmetto

Aula Regeni (foto fb Assemblea Scienze Politiche)Questa mattina l’aula studio autogestita dedicata a Giulio Regeni è stata chiusa: senza se e senza ma l’università ha deciso di sottrarre un altro spazio agli studenti. Da ieri, tramite l’autogestione, l’aula studio Giulio Regeni è diventata uno spazio di dialogo, confronto e approfondimento in una facoltà che ci vuole studenti utenti e passivi e che nega la possibilità di poter usufruire liberamente delle aule al termine delle lezioni. Ieri, dopo il presidio contro la guerra, c’è stata una prima assemblea cui hanno preso parte molti studenti e studentesse. È per questo che l’hanno chiusa: su Scienze Politiche è calato l’elmetto!

Non solo: dalla bacheca autogestita creata per chiedere “Verità e giustizia per Giulio” sono stati strappati tutti i materiali di controinformazione e – fatto gravissimo – la foto appesa in ricordo di un ricercatore, un ragazzo come noi ucciso dalle loro guerre. L’Università di Bologna e la Scuola di Scienze Politiche, dopo essersi schierate con chi teorizza la necessità della guerra, invocando bombe e cannoni, prendono così una posizione chiara, scegliendo di stare con chi ha offuscato quella morte, contro chi chiede verità e giustizia per Giulio.

La Scuola pensa di poter neutralizzare il dissenso e la nostra presa di posizione, ma se si chiude una porta si aprirà una finestra…

A partire da lunedì, come deciso ieri durante la partecipatissima assemblea contro la guerra, saremo a Scienze Politiche per alzare sempre più la nostra voce perché chi tace è complice e in questa guerra noi abbiamo scelto da che parte stare. Vogliamo riappropriarci della nostra università, schierandoci contro chi vuole farne un avamposto bellico, contro la militarizzazione dei saperi e delle nostre vite, che vanno di pari passo con la carneficina sociale della crisi e della precarietà. Durante il giorno dell’inaugurazione del nuovo anno accademico, teatrino di autocompiacimento e ipocrisia per la casta universitaria, a partire dalle h.10 saremo in Strada Maggiore 45 per continuare il nostro intervento in facoltà e ribadire che ad ogni azione corrisponde una reazione, non uguale ma contraria.

Assemblea Scienze Politiche