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“L’antifascismo è nelle strade” [nuove foto]

Centri sociali e collettivi sottolineano l’importanza della mobilitazione messa in campo per contrastare il comizio di Roberto Fiore in piazza Galvani. In questa stessa pagina pubblichiamo una nuova gallery fotografica per raccontare la lunga giornata di ieri.

21 Maggio 2019 - 18:00

Ieri “è stata una importante giornata di antifascismo, l’ultima tappa in ordine di tempo, dopo il grande corteo del 25 aprile e dopo le innumerevoli mobilitazioni antifasciste, grandi e piccole, che a Bologna siamo riusciti a mettere in campo negli ultimi anni. Da qui bisogna partire e ripartire per ribaltare quel contesto, gonfiato ad arte dalla propaganda di regime, che vorrebbe le antifasciste e i libertari succubi e sulla difensiva. Bisogna ripartire e andare ad attaccare: il nostro antifascismo è rivoluzionario perché intende ribaltare un presente fatto di autoritarismo – a tutti i livelli – e di sfruttamento”. Così il Nodo Sociale Antifascista dopo la mobilitazione messa in campo ieri dalle realtà antifasciste bolognesi per contrastare il comizio di Roberto Fiore e Forza Nuova in piazza Galvani. La giornata di ieri è stata “importante, dicevamo, perché Fiore e Forza Nuova non sono oggi solo un leader riciclato e un partitucolo da quattro voti: le loro politiche autoritarie, omofobe, integraliste cattoliche, razziste sono attualmente al governo, sono quelle di Salvini e dei suo alleati europei e non. Ecco perchè contrastare Forza Nuova vuol dire per noi contrastare tutti i fascismi, a partire da quello che è oggi al governo in Italia, senza concedere nulla a tutti quei partiti, come il Pd, che si fanno belli con la parola antifascista prima delle elezioni, salvo portare avanti politiche di impoverimento e di oppressione quotidiana tutte le volte che sono al potere. L’antifascimo è nostro e non lo deleghiamo! A nessuna istituzione, a nessun partito, a nessun rappresentante, a nessun intermediario”. Si legge infine: “Se oggi a Bologna Forza Nuova si è coperta di ridicolo, questura e ministero degli Interni si sono confermati incapaci di ogni decenza nel volere rimarcare il carattere autoritario e violento dello Stato italiano difendendo Forza Nuova e caricando gli antifascisti: ai feriti la nostra solidarietà! Ricordiamo sempre che i fascisti sono la mano, e gli apparati dello Stato la testa. Proprio come il 2 agosto del 1980. Anniversario in cui, anche questo anno saremo in piazza, per ricordare la natura infame di tutti i fascismi, di Stato è di strada'”.

(l’articolo prosegue sotto le foto)


Corteo antifascista contro Forza Nuova

E’ stata “una grande giornata di antifascismo a Bologna”, sostiene Làbas: un “enorme corteo” ha sfilato “per le strade della città dopo aver resistito alle violente cariche della polizia”, per riaffermare ieri come sempre: “Nessuno spazio a Forza Nuova e ad ogni forma di fascismo!”.

Secondo Crash, “la giornata antifascista bolognese è stata un successo”. Infatti, “sono bastati due giorni per far circolare tamtam e passaparola e permettere che migliaia e migliaia di antifascisti si radunassero in presidio in Piazza Maggiore dove è stato possibile per tutti e tutte esprimere la propria rabbia, indignazione e intransigenza antifascista tramite slogan, musica, bandiere, cartelli, e prese di parola al microfono”. Prosegue Crash: “Gli antifascisti sono riusciti sia a spegnere l’espressione della propaganda d’odio dei 30 fascisti che a denunciare praticamente l’osceno dispositivo militare e repressivo messo in campo dal Viminale e dalla questura che per difenderli ha mobilitato almeno 200 celerini, l’elicottero, gli idranti, i lacrimogeni, e numerosi blindati. I reparti celere di Bologna, spaccando teste e ossa, avventandosi anche contro una signora che dopo le cariche era andata a chiedere ragione dell’accaduto gettandola a terra e trascinandola via, hanno voluto esprimere vicinanza alla faccia attuale di quel fascismo organizzato che a Bologna il 2 agosto del 1980 con la bomba alla stazione ha fatto strage di 85 civili inermi. E’ una conferma politica da tenere ben presente e denunciare con forza. Oggi forse più di ieri si è reso eclatante quanto l’orologio di Bologna segna ancora le 10:25… Tutti questi elementi insieme ci fanno quindi salutare a pugno chiuso la piazza antifascista di ieri che ci ha dato tante conferme ma anche consegnato importanti novità per i conflitti a venire: nella convergenza antifa c’è un punto di riferimento forte per tutte le istanze di liberazione e giustizia sociale che agiscono nel territorio, per i giovani che vogliono esprimere rabbia contro questo presente, e per un antifascismo capace di essere l’antifascismo del proprio tempo, senza retoriche ed ipocrisie. Se il nostro orologio segna ancora le 10:25, siamo pronti a mantenere ancora la promessa antifascista: no pasaran”

Questo invece il testo diffuso da Vag61: “L’antifascismo è una cosa seria e Bologna è antifascista. Lo scrivevamo poco più di un anno fa, all’indomani della grande giornata di mobilitazione che diede un gran filo da torcere a chi pensava che Forza Nuova potesse tranquillamente propagandare in piazza il proprio odio razzista, sessista e omofobo. Lo ripetiamo ora, perchè ieri ancora una volta è nelle strade che il rifiuto delle provocazioni neofasciste si è fatto vivo, vero, visibile e tangibile: l’antifascismo è una cosa seria e Bologna è antifascista. E’ antifascista grazie alle tante realtà autorganizzate che hanno deciso di scendere in piazza, grazie alle/i tante/i antifasciste/i che hanno compreso l’urgenza e la necessità di dimostrare che non si può restare indifferenti quando personaggi come Roberto Fiore tentano di guadagnare spazio approfittando di un contesto politico nazionale che volentieri strizza l’occhio alla propaganda dell’estrema destra. E’ una piazza senz’altro composita quella che ieri ha relegato Forza Nuova dentro un recinto di reti metalliche e mezzi blindati, resistendo alla cariche della polizia per dare poi vita ad una grande manifestazione: dimostrazione che percorsi, storie e persone diverse sanno e possono incontrarsi, perchè la posta in gioco è alta e collettiva – e ampia – dev’essere la capacità di lanciare la sfida. Da qui, dalle consapevolezze rafforzate ieri e dalle energie ancora da sprigionare, suonano come un ronzio fastidioso ma lontano le parole delle anime belle che da questo o quell’altro schieramento politico e sindacale si scandalizzano per Forza Nuova ma non muovono un dito, si affannano a dare patenti di antifascismo ma non vanno oltre scialbe dichiarazioni e paraventi burocratici, si riempiono la bocca di Resistenza ma poi ‘la libertà di espressione vale anche per i neofascisti’. C’è il mondo reale, al di fuori dei comunicati stampa. In quel mondo strisciano i neofascisti, in quel mondo bisogna darsi da fare. L’antifascismo: una cosa seria! Solidarietà alle compagne/i ferite/i e fermate/i durante le cariche di ieri”.

Così Noi Restiamo: “Abbiamo voluto dimostrare che l’antifascismo non può essere delegato alle istituzioni, ma deve essere una forma militante e organizzata; deve essere la costruzione di un percorso politico che elimini dalla scena quella che non è un’opinione, ma un reato, un reato violento e fratricida. Come al solito, le forze dell’ordine sono state schierate a centinaia a difesa della violenza fascista, anticostituzionale e antidemocratica. Questo, e l’abbiamo ampiamente ricordato ieri, ci porta a concludere che la giunta comunale si è trovata ancora una volta in un’imbarazzante e vergognosa contraddizione: a parole, nonostante la mancata dichiarazione antifascista di Fiore, ha concesso che tutto si svolgesse nella normalità, ovvero con cordoni di polizia a militarizzare la zona; nei fatti, invece, è stata zitta, anzi, ha condannato la violenza degli antifascisti, esibendo ancora il suo talento retorico che, come ormai tutti sanno, ha portato la sinistra (insieme ai suoi sindacati) ad accettare qualsiasi abuso delle estreme destre, xenofobe e fasciste, fino ad arrivare ad esserne complici. E come ha detto quello stragista in piazza, Forza Nuova ringrazia. Noi l’abbiamo sempre detto nei fatti e nelle nostre analisi che il percorso di continuità fra estreme destre e PD si dispiega ormai su qualsiasi fronte, da quello repressivo e securitario, quello che porta agli arresti e agli sgomberi forzati di centri sociali e case popolari, fino all’atteggiamento fascista verso i migranti. Sicuramente, il clima d’odio e la legittimità del fascismo hanno subito un’impennata con questo governo, ma noi non ci dimentichiamo che i lager dove rinchiudere i migranti in Libia li ha fatti Minniti”. Conclude il collettivo: “Siamo riusciti a portare questi temi, siamo riusciti a creare dibattito, a creare una partecipazione attiva della collettività cittadina e studentesca contro il tanfo del fascismo che oggi purtroppo respiriamo – sia chiaro, tutto questo per quelli che erano in piazza, non di certo per il PD che nessuno di noi ha visto. Ieri abbiamo dimostrato che l’unica misura per fare politica attiva è l’antifascismo militante, nelle nostre città, nei nostri quartieri, a fianco del popolo che lotta.

Scrive il collettivo femminista Mujeres Libres: “Ieri come femministe ed antifasciste abbiamo deciso di scendere in piazza al fianco di tutt*, contro il comizio di Forza nuova che continua a portare avanti illesa pratiche fasciste e sessiste! Non un passo indietro!”.

Gli antifascisti sono scesi in piazza “in migliaia” mentre “ancora una volta l’amministratore comunale targata Partito Democratico si nasconde dietro la maschera buonista della libertà di espressione, per poi sventolare all’occorrenza la bandiera dell’antifascismo per raccattare qualche voto in campagna elettorale”, commenta infine Hobo.