Doppio presidio sotto la Prefettura e in piazza Verdi, poi blitz al Teatro comunale, corteo per le strade del centro (“Ad assediare i ministeri c’eravamo tutti”) e assemblea pubblica.
“La sollevazione non si arresta! Liber* tutt*! Rafael, Jei Jei, Sara, Celeste, Giovanni, Raffaele tenete duro… vi riportiamo a casa!”. E’ la scritta comparsa stasera sui muri del 25 di via Zamboni, nel corso del presidio convocato in piazza Verdi, in concomitanza con l’incontro ottenuto dal movimento con il ministro Lupi, per esprimere solidarietà ai manifestanti arrestati durante la sollevazione del #19o a Roma e proseguire, anche a livello locale, la mobilitazione che sabato ha portato decine di migliaia di persone ad assediare i palazzi del potere nella capitale.
Subito prima del presidio, blitz del Cua al Teatro comunale per protestare contro le nuove tariffe per gli spettacoli che prevedono sconti in favore delle fasce più alte e rincari per quelle più basse: “No al teatro solo per ricchi. La cultura è per tutt*. I ♥ piazza Verdi”, è lo striscione portato all’interno del Comunale.
In piazza Verdi, poco dopo, sono arrivati anche i manifestanti che si erano radunati in presidio sotto la Prefettura, rispondendo all’appello di Usb e Asia. Numerosi gli interventi sulla giornata del #19o, molti dei quali hanno espresso solidarietà agli arrestati, rilanciato la richiesta di una moratoria degli sfratti e rilanciato l’appuntamento nazionale di venerdì a Firenze. In piazza anche lo striscione delle ex scuole Ferrari occupate e uno in solidarietà alla rivolta dei migranti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo, in provincia di Catania, firmato dall’associazione “Freedom and Justice” che autogestisce le ex scuole Merlani.
Il presidio, infine, si è trasformato in un corteo che, al grido di “Ad assediare i ministeri c’eravamo tutti”, si è snodato lungo via Petroni e via San Vitale, passando sotto le Due torri per poi tornare in piazza Verdi dopo aver allontanato gli agenti della Digos che seguivano da vicino i manifestanti. Terminata la manifestazione, è cominciata l’assemblea pubblica chiamata a rilanciare sul territorio la potenzialità espressa dal #19o romano.
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