Acabnews Bologna

Intervista / Xm24: ”Progetti non possono esistere altrove o sotto bando”

A Merola: “Trasformare a uso abitativo” l’immobile “è architettonicamente impossibile”. Lega minaccia sgombero deciso da Roma? “In linea con quello che questo governo sta facendo”. Bolognina “quartiere svenduto, ma la sua umanità rifiuta di esserlo”.

21 Novembre 2018 - 13:21

E’ uno di quei periodi in cui la politica cittadina inizia a parlare insistentemente di Xm24. Intanto le attività dello spazio pubblico autogestito della Bolognina proseguono, e tutti tengono il punto: nessuno ha intenzione di andarsene. Zeroincondotta ha intervistato Andrea, che ieri ha partecipato come ogni settimana all’assemblea di gestione.

 

Merola ha detto che uscirà un bando a cui Xm24 può partecipare, cosa ne pensate? Lo valuterete o l’obiettivo è comunque restare in via Fioravanti?

“Xm24 non può essere messa a bando perchè sfugge alle definizioni e perchè non esistono strumenti adeguati a descriverla, a partire dal presupposto fondamentale di cogliere la centralità di un’assemblea basata sull’autogestione. Non esistono ‘persone e associazioni che fanno cose utili’, ma un unico spazio in cui chi condivide un’inguaribile desiderio di libertà fondato sull’antirazzismo, l’antisessismo e l’antifascismo può trovare espressione. E’ evidente come il sindaco e la sua giunta non abbiano (ancora!) chiaro questo concetto: non può esistere in alcun modo una divisione in progetti e/o collettivi ‘buoni o cattivi’. L’obiettivo è che Xm24 resti dov’è e continui a fare, con più determinazione, quel che ha sempre fatto nella totalità dei suoi progetti che non potranno esistere in egual modo, altrove o sotto bando”.


Sempre Merola, parla di destinare a case popolari l’ex Mercato, secondo voi è credibile?

“Da due anni a questa parte assistiamo basiti a dichiarazioni incredibili da parte della giunta comunale sul futuro di Xm24: dalla proposta di una caserma dei Carabinieri (smentita dallo stesso ministero dell’Interno), passando per quella della Casa della Cultura (negata dagli stessi scrittori bolognesi), fino a quella dell’associazionismo, forse della disabilità. Pochi giorni fa è spuntata l’ultima ipotesi: la realizzazione di case popolari. Premessa: pensare di trasformare a uso abitativo un immobile, per gran parte tutelato dalla Sovrintendenza e di proprietà dello Stato poichè edificio storico, praticamente senza finestre ed aperto per tre lati su quattro, costruito in spesso cemento armato e diviso in piccole stanze sotterranee (struttura funzionale per le esigenze di un ex-mercato cittadino) è achitettonicamente impossibile. Ma aldilà di questo, l’edificio si trova proprio nel mezzo, tra il fallimento dei faraonici progetti speculativi della Trilogia navile (in cui i tanto sbandierati interventi di edilizia abitativa popolare, calmierata e protetta son ben lungi dal vedere conclusione) e l’immobile Acer all’angolo tra via Barbieri e via Fioravanti, un palazzone di sei piani praticamente ultimato da anni e nonostante questo ancora vuoto e non assegnato. Il tutto poi a pochi passi dall’ex Telecom, in procinto di divenire Student Hotel, ‘grazie’ ad uno sgombero simbolo dell’incapacità e della spietatezza politica cittadina nel gestire l’emergenza abitativa. La linea dell’attuale giunta in fatto di edilizia popolare in città dunque, è ben evidente nella concretezza delle sue ultime scelte politiche: accordi privati con le aziende del cemento e sgomberi manu militari dei poveri. Ennesima dichiarazione assurda”.

 

Cosa rispondete alla Lega che dice che il Viminale potrebbe disporre lo sgombero scavalcando il Comune?

“In una città e in uno Stato che hanno fatto degli sgomberi, dei daspo, del decoro, dei decreti Minniti e Salvini i loro unici argomenti, Xm24 è uno dpazio in liberazione condiviso tra quante questi dispositivi vogliono combatterli e distruggerli. Xm24 non viene attaccato per i suoi progetti, per i suoi laboratori o le attività, ma per l’ideale politico di cui è fucina pratica e diffusore, perchè è un luogo dove non c’è spazio per forme di discriminazione di alcun genere, ne forme di autoritarismo. L’attacco a Xm24 è un attacco alla possibilità che esistano realtà autogestite, alla possibilità di potere pensare un mondo diverso, agli strumenti che abbiamo e che ci diamo, gli strumenti che ci prendiamo, per lottare contro questo mondo. L’attacco a Xm24 non è un attacco solo a Xm – come diciamo da sempre – ma è un attacco in linea con quello che questo governo sta facendo, nell’ordine dell’oppressione ad ogni forma di dissenso e di solidarietà e di lotta sociale”.


Come va in Bolognina, che sensazioni avete dagli abitanti sia rispetto all’esperienza di Xm sia in generale su come si vive in quartiere?

“La narrazione che è stata fatta di questo quartiere è sempre stata ambivalente e distorta, come ce ne fossero molteplici che tendono a confluire tutte su un unico livello conclusivo che, da anni, stiamo cercando di smascherare. La Bolognina è stata prima descritta come una zona oscura, minacciosa e pericolosa; un ambiente malfamato in cui spaccate e furti erano all’ordine del giorno, e dove la povertà cosituiva un problema per la popolazione residente. Poi è arrivata la fase repressione come soluzione a tutto ciò. Quindi i blindati nelle piazze, le telecamere ad ogni angolo, i daspo ai senza tetto e ieri sera il primo utilizzo del taser. Infine si è passati alla realizzazione di faraoniche cattedrali di cemento nel deserto, in cui criminalità organizzata, affaristi di ogni risma, cooperative del cemento e correnti politiche differenti ma amiche, hanno trovato modo di ingrassare ancora di più. Nessuna azione concreta sui veri disagi del quartiere, che (ci dispiace ricordarlo ai presidenti dei circoli Pd locali) sembrano essere davvero ben altri, nessun beneficio tratto da queste opere incompiute. In Bolognina mancano strutture sportive, mancano trasporti, luoghi aggregativi. Un disagio abitativo reale, affitti delle stanze alle stelle, case Acer che cadono a pezzi, aumento dei prezzi dei beni di consumo. Un finto benessere vestito da gentrificazione mancata, una riqualificazione fallita che ha offerto più benefici alle cosche che ai residenti, un quartiere svenduto come vetrina turistica della città ma che con la sua umanità profonda e genuina si rifiuta di esserlo. Alcuni incravattati han detto ai giornali che è colpa di Xm24 se la Bolognina è ancora cosi. Altri al bar leggendo quei giornali hanno detto che è solo merito di Xm24 se la Bolognina è ancora cosi”.