Acabnews Bologna

Interporto, interviene la polizia per sgomberare i facchini

Al terzo giorno di sciopero ai cancelli della Logista. “Un operaio picchiato e fermato”, riferiscono i Si Cobas, ricordando che si sta lottando “contro 24 licenziamenti e il peggioramento delle condizioni di lavoro”.

29 Giugno 2018 - 18:00

Al terzo giorno di sciopero, interviene la polizia. La mobilitazione è quella dei facchini della Logista, all’Interporto. Raccontano i Si Cobas: “Continua all’interporto bolognese la lotta dei lavoratori Logista (divisione italiana della multinazionale spagnola della logistica), monopolista nella distribuzione dei tabacchi in appalto dallo Stato e da privati quali la multinazionale statunitense Philip Morris. Da tre giorni, gli operai stanno scioperando contro il licenziamento di 24 persone e il generale peggioramento delle condizioni di lavoro per tutti. Inoltre, rivendicano il pieno riconoscimento del Si Cobas, organizzazione sindacale con cui da quattro anni l’azienda tratta e firma accordi (compreso quello del precedente cambio appalto), con l’80% del consenso tra i lavoratori dentro il magazzino. La sub-appaltante Elpe (il cui rappresentante occupa un’importante posizione anche in Confetra) non vuole applicare correttamente l’articolo 42 del Ccnl Logistica Trasporto Merci e Spedizione; intanto, da Bolgona la merce viene spostata a Tortona per esser lavorata da operai contrattualizzati con il più economico Ccnl Pulizia e Multi-servizi”. Dopo tre giorni di sciopero, ai cancelli della Logista “la polizia e i carabinieri stanno intervenendo in gran quantità e aggressivamente (mobilitati agenti fin da Padova)”, ha riferito il sindacato nel pomeriggio: “I lavoratori in lotta prima sono stati sgomberati in malo modo; ora una ventina di loro risulta accerchiata ma… un’altra resiste! In solidarietà ai compagni in sciopero, alla lotta si sono uniti gli operai di altri magazzini dell’interporto: da Camst a Gsi, da Susa a tanti altri… Uniti si vince, fino alla vittoria!”. In particolare, riferiscono i Si Cobas, un operaio è stato “picchiato e fermato”.