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“Insolventi e contenti”, all’Università per maledire Unicredit e mensa [foto+video]

Blitz al “University Restaurant” dietro alla striscione “Mangia gratis, eat the rich”, in precedenza azione comunicativa ad una filiale della banca tesoriere dell’Alma Mater. Appello di decine di cineasti a sostegno di Santa Insolvenza

17 Novembre 2011 - 17:12

> Fotografie di Giulio Cicanese

Nella giornata transnazionale di mobilitazione del mondo della formazione, dopo aver partecipato al corteo e ai blocchi del traffico degli studenti medi, Santa Insolvenza è riapparsa davanti all’ex cinema Arcobaleno, sgomberato ieri mattina, per poi dirigersi verso la zona universitaria, davanti allo striscione “Insolventi e contenti. Basta stage non pagati, abbiamo diritto ai saperi e abbiamo diritto a un cinema”, firmato Assemblea degli Insolventi.

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Dopo qualche minuto di blocco della circolazione, davanti all’Unicredit viene stracciata una riproduzione ingrandita del bollettino di pagamento delle tasse universitarie, al grido di “Pagaci, pagaci, pagaci le tasse: Mario Monti, pagaci le tasse”

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In piazza Puntoni scatta il blitz alla mensa universitaria: la Santa e gli Insolventi sono entrati portandosi uno striscione “Mangia gratis, eat the rich”, e spiegando al megafono di contestare “una delle mense piu’ care di Bologna, in cui devi spendere otto euro per un pranzo”.

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Nel mirino dei cori e degli interventi l’Università-precarificio e gli “stage non pagati”, ma anche il nuovo governo Monti e la “macelleria sociale” di cui con ogni probabilità si renderà responsabile.

“Molto presto torneremo a rioccupare e apriremo un altro community center nel centro di Bologna”, annunciano gli Insolventi, dando appuntamento per oggi pomeriggio alle 18.30 per un’assemblea pubblica al “Nuovo cinema Salaborsa“, dove alle 22 verrà proiettato “Paris Dabar”. E a proposito di cinema, è online una lettera-petizione a sostegno di Santa Insolvenza già firmata online da quasi un centinaio di cineasti e operatori del cinema, che dopo il successo della “notte dei corti viventi” scrivono: “Dal punto di vista degli autori e di chi produce cultura con il mezzo del cinema un luogo come il rinato Cinema Arcobaleno è fondamentale per far nascere a Bologna un laboratorio di ricerca culturale. Vogliamo che Bologna sia un luogo dove in futuro queste esperienze partecipative siano la norma e non l’eccezione.”

> Il testo integrale:

“ Scena 1 – Cinema Arcobaleno – Interno notte
Sono le 5 di mattina. Il cinema, pieno di spettatori, dopo una notte di proiezioni applaude.”

Questa scena non l’abbiamo scritta noi ma i ragazzi di Santa Insolvenza che hanno restituito per quattro giorni il Cinema Arcobaleno alla fruizione pubblica.
Per ridare vita al cinema i ragazzi avevano bisogno dei nostri film e per tre notti hanno proiettato cortometraggi, documentari e altri contenuti audiovisivi.

Noi facciamo parte di una realtà variegata che opera sul territorio di Bologna: siamo lavoratori di cinema, autori, membri di associazioni culturali, di società, di case di produzione e liberi professionisti.

In quelle serate ci siamo trovati in un contesto che non credevamo possibile: uno spazio “reso” pubblico in cui i nostri lavori venivano proiettati senza filtri, senza selezioni, senza competizione, senza giurie né premi, al solo fine della condivisione tra autori e pubblico, al di fuori dei circuiti convenzionali.

Noi abbiamo dato il nostro sostegno all’iniziativa di ridare vita al Cinema Arcobaleno; la presenza di tante persone alle serate è stato un chiaro messaggio che a Bologna vi è una necessità impellente per chi fa cinema e per chi ne fruisce di incontrarsi in un luogo libero per proiettare film, partecipare, condividere opinioni e idee.

Dal punto di vista degli autori e di chi produce cultura con il mezzo del cinema un luogo come il rinato Cinema Arcobaleno è fondamentale per far nascere a Bologna un laboratorio di ricerca culturale.

Vogliamo che Bologna sia un luogo dove in futuro queste esperienze partecipative siano la norma e non l’eccezione.

Così come abbiamo fatto in questo caso, daremo il nostro sostegno a iniziative come quella che abbiamo appena vissuto.

Bologna, 17 Novembre 2011

Scena 2: