Acabnews Bologna

Insegnanti e studenti contestano Fedeli

Usb: no alla “farsa della fiera delle tecnologie in una scuola che umilia i lavoratori”, Cua: “Amministra il mondo della formazione come un’azienda”. E giovedì arriva Minniti, Hobo lancia mobilitazione: “Non farà passerella nel silenzio”.

19 Gennaio 2018 - 21:47

La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, è dovuta entrare a Palazzo Re Enzo, sede di una tre-giorni sulla scuola digitale, tra transenne e cordone di polizia, perché ad accoglierla all’incrocio tra le vie Ugo Bassi, Indipendenza e Rizzoli c’era un nutrito gruppo di manifestanti, in gran parte insegnanti e studenti universitari, in presidio con striscioni e bandiere per “denunciare la farsa della fiera delle tecnologie in una scuola che umilia i suoi lavoratori con un precariato a sistema e un contratto liberticida”, come si legge sulla pagina Facebook del sindacato Usb, una delle sigle scese in piazza come tra le altre Cobas scuola, Coordinamento precari scuola, Noi Restiamo e Cua.

Per il Collettivo Universitario Autonomo “la Fedeli amministra il mondo della formazione come un’azienda, dove a contare devono essere i bilanci, gli indici di rendita e successo, il merito dei soldi, degli investimenti. Non certo lo sviluppo sociale, il welfare reale di centinaia di migliaia di giovani precari coinvolti in questa macchina pregna di false aspettative e sfruttamento”.

E ancora: “Tagli alle borse, decine di migliaia di maestri e maestre buttati fuori dalle graduatorie per il ruolo, per i precari e i giovani laureati nuovi corsi obbligatori a pagamento (500euro) per accedere all’insegnamento, non prima di anni di tirocinio sottopagato! Questa è la Buona scuola, questa è la Fedeli, questo è il PD! A Bologna non siete i benvenuti!”.

Intanto, si apprende che un altro mjnistro del governo Gentiloni è in arrivo in città: giovedì 25 sarà infatti a Bologna Minniti, per un’iniziativa del Pd a tema periferie e sicurezza a cui prenderà parte anche Merola, prevista nella sala consiliare del Quartiere San Donato-San Vitale, in piazza Spadolini. A lanciare la contestazione, con appuntamento alle 10 in via San Donato  angolo via dell’Artigiano, è Hobo: “Non faranno la loro passerella pre-elettorale mentre in città regna il silenzio. Non ci facciamo intimidire dai suoi DASPO ma affrontiamo a testa alta ogni tentativo di chiusura degli spazi di agibilità politica. E’ tempo che i politici di questo paese sentano forte e chiaro la nostra rabbia e il nostro rifiuto a vivere una vita senza possibilità e senza futuro. Non guarderemo inermi l’ennesimo comizio di politicanti che giocano con la nostra vita e con quella di milioni di migranti che stanno ammazzando sulle coste libiche, non lasceremo ulteriore spazio ai criminali che ci governano, impoverendo sempre di più lavoratori e studenti e arricchendo le tasche dei soliti noti: banche, manager, azionisti e cooperative”.