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Imola, “basta (s)vendere le case popolari!”

Lo Sportello Antisfratto segnala “100 alloggi Acer in meno negli ultimi dieci anni”, mentre altre case vengono messe a bando con canoni “che di calmierato non hanno nulla”.

01 Dicembre 2017 - 17:01

“Il 30 novembre si è tenuta l’ennesima asta fissata dal Comune di Imola per vendere 6 alloggi popolari. Mentre non si fermano sfratti e pignoramenti, l’amministrazione comunale del Pd continua con la sua politica di svendita delle case popolari, aggravando così ulteriormente la situazione abitativa”. A dirlo è lo Sportello Antisfratto Imola, che segnala “già otto appartamenti venduti nell’ultimo anno, quasi 100 alloggi Acer in meno negli ultimi 10 anni, altri 170 inseriti nel piano delle alienazioni per essere messi all’asta in futuro. Il tutto accompagnato dalla motivazione che bisogna vendere gli alloggi Erp ricadenti all’interno di condomini a proprietà mista per colpa dei costi di gestione troppo onerosi. Una scelta politica miope, che punta a promuovere la separazione e l’isolamento degli alloggi popolari dal resto della comunità, piuttosto che favorirne l’integrazione nel tessuto cittadino”.

Per gli attivisti “l’unica proposta del Comune per ampliare il numero degli alloggi popolari riguarda il recente annuncio di 4-6 nuovi alloggi che saranno costruiti a Ponticelli: peccato che l’edificio demolito per essere riedificato in precedenza ne ospitasse 12, il doppio! Le case popolari non sono solo vendute dall’amministrazione, ma anche lasciate vuote: gli ultimi dati forniti a fine 2016 dall’assessore alla casa Visani parlavano di oltre 100 alloggi sfitti, un insulto alle tante persone che rischiano di finire per strada o sono in graduatoria per una casa popolare da anni. Lo Sportello Antisfratto Imola continuerà ad organizzare incontri pubblici per contrastare queste politiche e a fornire sostegno a chi lotta per il diritto alla casa! Basta svendere le case popolari! Difendiamo il diritto alla casa!”

E’ sempre lo Sportello Antisfratto a contestare un’altra scelta dell’amministrazione comunale, questa volta sul versante affitti dove -scrivono- “continua lo scandalo di via Giovanni X. Purtroppo siamo costretti ad essere ripetitivi di fronte ad un’amministrazione comunale recidiva nei propri errori. Siamo ormai alle soglie del 5° anno dall’inaugurazione del condominio di via Giovanni X, ed ancora 34 alloggi a canone calmierato (sui 43 iniziali) sono vuoti e mai stati utilizzati. A questi si sommano, nello stesso palazzo, altri 12 alloggi destinati da Acer alla vendita ma ancora sfitti. Anche l’ultimo bando di quest’anno per il canone calmierato si sta rivelando un disastro: solo 7 domande nuove ammesse nella graduatoria provvisoria. Forse l’assessore alla casa Visani non si è ancora accorto, dopo ormai 5 anni, che i bandi vanno anno dopo anno praticamente deserti per colpa di affitti in massima parte compresi tra i 350 e i 430 €, ovvero prezzi di mercato che di ‘calmierato’ non hanno nulla. Ma ormai non si tratta più di ingenuità, ma di malafede. Con l’attuale ritmo di 9 assegnazioni in quasi 5 anni, forse prima del 2035 si riuscirà a riempire il condominio? Ci domandiamo cosa sono stati costruiti a fare se poi vengono lasciati vuoti, mentre non accenna a diminuire il numero degli sfratti e delle persone che rimangono senza casa. Una soluzione ci sarebbe, semplice e degna di un’amministrazione comunale realmente interessata a risolvere l’emergenza abitativa: assegnare come case popolari gli alloggi sfitti da 5 anni in via Giovanni X!”.