Acabnews Bologna

“Hanno occupato l’ex Beretta, non vedevo l’ora” [foto]

L’occupazione in via XXI aprile raccontata sul blog di una residente del quartiere e gli scatti dei nostri fotoreporter. Martedì 18 dicembre’012 assemblea pubblica e notte bianca per l’abitare in v.Zamboni 38.

15 Dicembre 2012 - 12:40

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157632243985005/show/

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> Il racconto da Vaniglia e veleno:

E’ un freddo quasi porco e ritorno a casa dopo aver lasciato mia figlia a ritmica. Ginnastica ritmica. A Bologna spesso si omette il soggetto non so se sia perché siamo verbalmente pigri o perché diamo tutto per scontato ma tant’è. Decido di non tagliare e percorro via XXI aprile almeno lì ci sono un paio di vetrine. Giusto un paio, più un pizza express, un alimentari (ecco, appunto… un negozio di alimentari) non pakistano e un macellaio aperto solo alla mattina e il Beretta, l’ex Berretta. Cazzo, sì, è vero: da domenica l’hanno occupato con la kappa e io non vedevo l’ora. Purtroppo io ho l’indole rivoluzionaria ma non ne ho l’azione e mi sono sempre chiesta perché nessuno aveva ancora occupato un posto così bello, così del Comune e così desolatamente abbandonato da anni. Sei per la precisione. Il banchetto all’esterno raccoglie le firme, mi fermo subito. Un ragazzo spagnolo tenta e stenta a spiegarmi la loro azione ma io glielo impedisco subissandolo di domande e riversando tutto il mio appoggio e il mio interesse verso un’iniziativa tanto lodevole. Mentre firmo e lascio tutti i miei dati sensibili e insensibili possibili e chiedo se faranno delle attività, arriva una specie di liceale deliziosa, dai modi eleganti e dolcissimi, fasciata in un parka molto a tema e da un eyeliner perfetto, al limite del calligrafico. Mi illustra il programma appiccicato su un tazebao in balsa parrocchia: c’è pure un corso di pianoforte, una sala studio aperta dalle 21.00 alle 24.00, un corso di lingua italiana per migranti e domenica alle 18.00 il collettivo offrirà un aperitivo per i residenti del quartiere per illustrare le proposte di riappropriazione degli spazi pubblici! Questo è marketing!

– Ma, se vuole, può entrare anche adesso a vedere o domani o quando vuole – Io voglio subito ed entro, attraverso il giardino di abeti secolari insieme alla mia graziosa guida . Lei si scusa per il disordine…e mi sento così vecchia…devo proprio averle ricordato la mamma. In effetti nel primo tratto della visita le chiedo come hanno avuto la luce, se hanno l’acqua corrente, se hanno visto dei topi – sai la zona è piena, io ne ho trovati in cantina – dico io. Lei è un po’ inorridita dalla notizia e mi pento di averglielo detto perché non vorrei demotivare la causa. Insomma se metto in conto di averle parlato, prima nel parco, del meraviglioso glicine che in maggio infiora la parete laterale mi confermo come la perfetta zia Pina che rassetta subito tutto e poi butta ettolitri di candeggina nel water perché “meglio un fiume al mercurio che prendersi le brutte malattie”. Percorriamo stanze e corridoi e mi fa vedere cosa faranno dove, in un locale che da sulle bovinde, staziona una meravigliosa lavagna alla De Amicis. – Questa è l’aula studio! C’è già la lavagna – E ci sono calcinacci e robe e più freddo che fuori ma lei la vede così bene che la vedo pure io l’aula studio e vedo la ludoteca, i corsi, i laboratori, la biblioteca. Vedo tutto, davvero, mentre scavalco i detriti dell’assenza. Sì perché l’edificio è solo da ripulire, non ha nemmeno i muri sporchi e fra un vessillo dell’USB e un gruppo di ragazzi vedo sbucare il tabellone per l’ordine delle code. E’ sul 26. – Buffo – pensavo – Qui, qualcuno ha fatto per ultimo la prenotazione odontoiatrica, ha lasciato suo malgrado una traccia, abbandonata per anni. Una sorta di piccola Altamira del nuovo millennio, testimonianza di un luogo che non ha più una sua funzione ma che, ora, forse, questi ragazzi proveranno a restituirgli.

Di-versa e di-tutti. Grazie. (eg)

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> Il comunicato di Asia-Usb su assemblea universitaria e notte bianca:

SE LE ALTERNATIVE CI VENGONO SOPPRESSE

NOI LE (ri) CREIAMO

il 2 dicembre AS.I.A USB insieme agli abitanti resistenti ed al collettivo universitario SUM ERGO HABITO hanno occupato l’ex clinica odontoiatrica BERETTA, in via XXI aprile 1945. Questa occupazione è la nostra risposta allo sgombero che il 29 novembre ci ha costretto ad abbandonare via Achillini, casa occupata a giugno.
Il Beretta è uno dei simboli della situazione in cui versano gli immobili di patrimonio dello stato.
Dismesso nel 2007, mai più riutilizzato, messo all’asta una sola volta con esito negativo.

Dalla riflessione sulla completa inadeguatezza delle istituzioni, compresa l’Alma Mater, che da molti anni ha smesso di investire sugli alloggi per studenti, nasce il bisogno di parlare e organizzarsi per potersi riappropriare di ciò che è nostro, che noi consideriamo Bene Comune, LA CASA!

Se credono di poter svendere il “nostro” patrimonio, il nostro futuro, le nostre alternative, al miglior offerente, si sbagliano.
Alla volontà di farci pagare una crisi che non abbiamo creato, noi opponiamo le lotte, per questo, OCCUPIAMO!!!

Perchè OCCUPARE significa:
– Riappropriarsi di salario indiretto, l’affitto o il mutuo incidono sulle entrate economiche di ciascuna famiglia per il 60%.
-Far rivivere luoghi completamente abbandonati.
-Creare percorsi alternativi all’individualismo, attraverso meccanismi di partecipazione collettiva.
-Generare risposte reali, vere e non temporanee ne sloganistiche per superare la crisi insieme.

Perchè avere 10.000 case sfitte???
Quando ognuna di queste può riempirsi di vita e calore umano???
Perchè il patrimonio pubblico deve finire in mano a speculatori
privati quando può essere utilizzato per fini sociali???

ore 19.00 ASSEMBLEA UNIVERSITARIA SUL DIRITTO ALL’ABITARE E SULLA
LOTTA DI RIAPPROPRIAZIONE DI IMMOBILI SFITTI E IN DISUSO.

PROIEZIONE VIDEO INCHIESTA SULLA QUESTIONE ABITATIVA REALIZZATA  PER PUBBLICO BENE.

DALLE 22.00 CONCERTI LIVE, DJ SET REGGAE DUB

MOSTRA FOTOGRAFICA SULLE OCCUPAZIONI ABITATIVE

CUCINA ETNICA, SUD AMERICANA E ARABA

Asia-Usb