Acabnews Bologna

Gli inquilini di via Serlio 6 si autoriducono l’affitto

RentStrike Bolognina: “Abbiamo proposto alla proprietà di aderire al protocollo siglato dal Comune per ridurre gli impatti dell’emergenza epidemiologica”, ma la risposta è stata di “totale chiusura” e quindi “da oggi abbiamo deciso di autoridurci l’affitto facendolo rientrare nei parametri del canone concordato”.

13 Giugno 2020 - 18:46

“Dallo sciopero all’autoriduzione: benvenuti nella fase due”. Ecco l’aggiornamento diffuso da RentStrike Bolognina (SerlioSei):Ormai è dal primo di aprile che, in 13 appartamenti di via Serlio 6, abbiamo sospeso il pagamento del canone di locazione aderendo alla campagna internazionale Rentstrike. In questi mesi abbiamo provato a dialogare con la società immobiliare proprietaria dell’immobile, cercando di esporre le ragioni che ci hanno costretti a non pagare l’affitto, nella speranza che la straordinaria situazione di emergenza, le migliaia di vittime ed il disastro sociale causato dal Covid-19 potessero, per una volta, placare la sete di denaro dei palazzinari. Purtroppo, neppure in una situazione drammatica come questa, siamo riusciti a scorgere un briciolo di umanità in chi possiede oltre all’intero palazzo in cui viviamo, ville, alberghi, bar, ristoranti e quindici milioni di euro di patrimonio. Due settimane fa abbiamo proposto alla società immobiliare di aderire al protocollo che il 13 maggio 2020 il comune di Bologna ha siglato per ridurre gli impatti dell’emergenza epidemiologica, con l’obiettivo di garantire alloggi sicuri e canoni accessibili a famiglie, lavoratori e studenti, disponendo aiuti economici ai locatori che decidono di rinegoziare il canone di locazione in canone concordato”.

Continuano gli inquilini: “Puntuale e scontata è stata la risposta della proprietà, una totale chiusura alla ragionevole proposta di ridurre l’affitto in cambio di agevolazioni e contributi a cui la nostra ricchissima proprietà non è interessata. Secondo questi palazzinari, infatti, l’emergenza epidemiologica causata dal Covid-19, che ha provocato una pandemia globale con centinaia di migliaia di morti, ed i conseguenti provvedimenti governativi adottati per contenere la diffusione del virus, non costituiscono circostanze idonee a rendere impossibile l’esecuzione del pagamento dell’affitto. Dunque secondo la proprietà nulla è cambiato e tutto e rimasto come prima, mentre per le strade si inizia a percepire un malessere sociale sempre più diffuso e sempre più persone si trovano in una situazione di difficoltà oggettiva, sia per il pagamento degli affitti, che per sopperire alle quotidiane spese di sopravvivenza. Abbiamo iniziato lo sciopero affermando che non eravamo più disposti a sacrificare le nostre esistenze accettando un sistema ingiusto ed iniquo come quello in cui viviamo, per queste ragioni da oggi abbiamo deciso di autoridurci l’affitto facendolo rientrare nei parametri del canone concordato. Siamo consapevoli che senza combattere non otterremo mai una società diversa da questa, come siamo consapevoli che senza una lotta, convinta e decisa, nessun padrone di casa ci consentirà mai di affermare il nostro diritto ad avere un tetto ed una esistenza dignitosa. Invitiamo quindi tutte le realtà sociali, i singoli e chiunque abbia difficoltà nel pagare l’affitto a seguire le iniziative che nei prossimi giorni proporremo in città”.