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“Genova 2001… ancora presente”

CentroDoc “Lorusso-Giuliani” e Pratello R’Esiste presentano le iniziative per i 20 anni del G8 previste per domani in piazza San Rocco (prima nazionale del tour “Partigiani della memoria”) e venerdì a Vag61 (Zerocalcare e Supporto Legale con “Nessun rimorso”). Intanto è arrivato a Bologna l’archivio degli atti processuali acquisiti dagli avvocati del Genoa Legal Forum.

03 Luglio 2021 - 14:47

“Genova 2001… ancora presente”. Viene presentato con queste parole il ciclo di iniziative organizzate a Bologna dal Centro di documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani” e da Pratello R’Esiste in occasione del ventennale delle giornate del G8 nel capoluogo ligure. “Vent’anni dopo. Un tempo lungo- dicono gli organizzatori- che di solito dilata e sbiadisce memoria e ricordi di ognuno di noi. Un tempo che comprime lo sguardo e ci costringe a voltarci indietro per scavare nelle emozioni e provare ad essere obbiettivi. Genova 2001 è una montagna di emozioni, ricordi, immagini, rabbia. Migliaia e migliaia di persone incrociate in quei giorni – 19, 20 e 21 luglio 2001. Carlo Giuliani. Gli scarponi del potere che hanno calpestato idee e persone. Una ‘macelleria messicana’ affermò uno dei garzoni di quel potere. Una macelleria italiana, lasciando da parte il Messico. Gli anniversari sono un problema. La retorica può sempre contaminare la storia e le storie, e distoglierci dalla voglia di raccontare e capire ciò quello che è stato un grande movimento. Il movimento di Genova ha fatto perdere la testa al potere. Un potere già attrezzato nel passato a distruggere movimenti e reprimere libertà”.

Gli eventi in programma nei prossimi giorni seguono alcuni appuntamenti che nelle ultime settimane, su iniziativa del CentroDoc “Lorusso-Giuliani”, già si sono svolti a Vag61. Il prossimo è previsto per domani in piazza San Rocco: sarà “una piccola edizione del nostro 25 aprile”, spiegano gli organizzatori nella conferenza stampa che si tenuta oggi. A a partire dalle 14 la giornata prevede concerti, un mercatino “cultural-resistente” e un punto di ristoro. Poi alle 21,30 ci sarà la prima nazionale del tour “Partigiani della memoria” con lo spettacolo “20 anni – Cronache di inizio millennio dal G8 di Genova”, con Alessio Di Modica e un brano inedito di Massimo Zamboni, “messo in scena da Area Teatro, una compagnia indipendente che vive in Sicilia, ad Augusta, nel cuore del polo petrolchimico più grande d’Europa”. Lo spettacolo è prodotto da Area Teatro, Arci del Trentino, Pratello R’Esiste e CentroDoc “Lorusso-Giuliani” con il sostegno di Comitato Piazza Carlo Giuliani e GloblalProject. “Il cuntista Alessio Di Modica rimette ora in scena una nuova versione dello spettacolo che tra il 2002 e il 2007 venne portato in tutte le regioni d’Italia: “Dopo 20 anni c’è la necessità storica di ricordare quello che è successo e come furono trattati i manifestanti attraverso una ballata metropolitana in cui l’antica arte del cunto siciliano si fa linguaggio vivo e contemporaneo che trasporta il pubblico in un viaggio lungo vent’anni. Perché ‘la memoria è la vera libertà dei popoli’ (dicono le madri di Plaza de Mayo) e non può essere lasciata ai tribunali o ai mass media, la memoria nasce e si nutre dal basso”.

L’appuntamento successivo è per venerdì 9 luglio alle 21,30 nel cortile alle spalle di Vag61: Zerocalcare e Supporto Legale presenteranno l’antologia di fumetti “Nessun Rimorso. Genova 2001-2021”, edito da Coconino Press, disponibile da pochi giorni in libreria. “Un albo importante- spiega Supporto Legale- sotto tanti punti di vista: 240 pagine, zeppe di storia e di storie. Trentasette autori ci hanno donato pensieri, ricordi, prospettive sulle giornate di Genova 2001 e su tutto quello che ne è seguito. Quella che era nata come una riedizione di ‘GeVsG8’ è diventata molto di più: uno sguardo che non si ferma a quel luglio di venti anni fa, ma trova nuove profondità osservando l’oggi. La memoria esce così dal cerimoniale della ricorrenza e si fa chiave di lettura del quotidiano. Anche i nostri testi sono in bilico tra passato e presente: le fondamenta di Supporto Legale risuonano limpide nelle parole del 2006, mentre negli scritti di oggi si fanno i conti con i processi, si cercano appigli per il futuro. ‘Ogni rivolta, ogni rivoluzione, ogni sovvertimento ha un prezzo, ma un prezzo che si paga insieme, come insieme si è lottato, si è vissuto e si è scoperta l’inebriante vertigine di essere liberi. E dalla parte del torto’. Hanno scritto e disegnato per noi: Alberto Corradi, AlePop, Alessio Spataro, Blu, Claudio Calia, Daniel Cuello, Danilo Maramotti, Davide Reviati, Erri De Luca, Filippo Scòzzari, Francesca Vartuli, Francesco Barili, Francesco Cattani, Giuseppe Palumbo, Lorena Canottiere, Lucio Villani, Maicol & Mirco, Manuel De Carli, Marco Cazzato, Marta Baroni, Martoz, Maurizio Ribichini, Michele Benevento, Nova, Paper Resistance, Prenzy, Ratigher, Riccardo Lestini, Rita Petruccioli, Roberto Grossi, Samuele Canestrari, Squaz, Stefano Palumbo, Stratolin
Valerio Bindi, Vitt Moretta, Zerocalcare”.

Nel corso della conferenza stampa di oggi, infine, è stato presentato anche l’Archivio Genova, composto da materiali pervenuti al CentroDoc “Lorusso-Giuliani” consistenti negli atti processuali acquisiti dagli avvocati del Genoa Legal Forum (Glf), istituito nell’agosto del 2001 per la difesa degli imputati coinvolti nei procedimenti giudiziari per le giornate di Genova tra il 19 e il 21 luglio del 2001. “A Genova- racconta il CentroDoc- non c’era un luogo fisico per ospitarlo, così Haidi Giuliani ha pensato di proporre a noi di trasferire questo materiale. Noi ne siamo stati contenti. Vogliamo concludere l’archiviazione e cominciare a metterlo a disposizione non appena possibile”. Del resto i temi che caratterizzavano i movimenti di quegli anni sono ancora estremamente attuali, sottolineano i promotori delle iniziative bolognesi. Basti pensare alle migrazioni, alla sanità pubblica e alle violenze delle forze dell’ordine: vent’anni fa i fatti di Bolzaneto, in questi giorni quelli del carcere di Santa Maria Capua Vetere. “Le cose brutte viste allora non sono scomparse ma si sono riproposte in questi anni. Parlare di queste cose è importante, anche perché tra le forze dell’ordine nessuno ha pagato e anzi qualcuno ha fatto anche carriera”, viene sottolineato dal CentroDoc.