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Fra Benito Fusco: “Occupare? Non è violenza”

Il religioso sulle dichiarazioni della Curia su via Albiroli: “Violenza vera quella contro la dignità delle persone”. Asia: “Nessun ‘rastrellamento’, persone in difficoltà trovano solo noi”. All’occupazione di Mura di porta Galliera corso di “cucina meticcia”.

08 Dicembre 2014 - 17:00

Frate Benito Fusco“Occupare ciò che è vuoto o in attesa di speculazioni immobiliari, non è violenza se non fa male a nessuno”. Parola di frate Benito Fusco, che commenta le dure dichiarazioni rilasciate dal vicario generale dell’Arcidiocesi di Bologna, monsignor Giovanni Silvagni, evidentemente irritato per l’occupazione di Idra in via Albiroli 1. Questa la riflessione che fra Benito ha diffuso su Facebook: “Bologna, occupato uno stabile… E’ della Curia, che dice: ‘Occupare è un’azione violenta. I poveri veri non lo fanno’… Forse i poveri che conosce la Curia non lo fanno, ma chi è stato privato della dignità, del minimo vitale e si sente libero da ogni sistema religioso assistenziale, sì… E lo fa perché è un diritto di chi è escluso dai diritti dei poteri dominanti… Perché occupare ciò che è vuoto o in attesa di speculazioni immobiliari, non è violenza se non fa male a nessuno… Ma violenza vera è quella contro la dignità delle persone e delle famiglie che non si vogliono riconoscere.. Violenza è quando le strutture non sono al servizio dell’uomo, ma del profitto… Ed è violenza al Vangelo quando si cerca di dividere i poveri tra buoni e cattivi, tra pance vuote per dignità e pance piene per elemosina, tra chi è sugli altari e chi è nella polvere, tra chi eredita milioni di euro e chi eredita miseria umana… Chi siete voi per giudicare?”.

Asia-Usb, invece, replica ad un articolo pubblicato ieri da Repubblica Bologna: “Il taglio che viene dato allo stesso è atto a consolidare una divisione tra i movimenti che si occupano dell’ abitare a Bologna, stesso tentativo fatto a più riprese dall’ assessore Amelia Frascaroli. Teniamo a ricordare che Asia ha sempre dato la solidarietà a tutti coloro che scelgono la strada del conflitto occupando, come si evince dal nostro comunicato, ribadendo che ‘occupare è giusto’ e che chi usa le persone sono palazzinari, istituzioni, cooperative e tutti coloro che da una situazione di disagio traggono ingenti ricavi, vogliamo precisare che gli sportelli di Asia-Usb e più in generale quelli del movimento per il diritto all’abitare sono luoghi di riferimento per tutti coloro che vivono in modo drammatico un disagio abitativo in questa città e che non trovano risposte da parte delle istituzioni. Quindi nessun rastrellamento, non siamo noi che cerchiamo le persone in difficoltà ma loro che cercano aiuto e trovano solo noi”. E poi: “I  i servizi pubblici che dovrebbero intercettare le persone in difficoltà abitativa e darne soluzioni, che l’assessore Frascaroli menzionava nei giorni scorsi per mettere in dubbio la quantità di persone in difficoltà in città, sono servizi che nell’ultimo bando agosto 2014 dell’Asp hanno subito un taglio di 450,00 euro a favore del progetto Housing First, di cui invece parla, nell’articolo su citato, il sig. Tortelli di Piazza Grande che ha ricevuto tramite bando (fatto ad hoc) questa cifra per pagare l’affitto per un anno di 50 appartamenti. Una domanda ci sorge spontanea, con quali criteri sono stati decise le 190 persone che sono nei 50 appartamenti di Piazza Grande? Sono forse state rastrellate? Solidarietà a tutti gli occupanti. Dimissioni della giunta Merola”.

Dal Condominio sociale di via Mura di porta Galliera, per concludere, parte “un corso di cucina meticcia che miri, in maniera del tutto autofinanziata e dal basso, a spiegare piatti e cultura del Maghreb, attraverso un percorso di sei incontri che possa fungere anche da occasione di nuove reciprocità e scambi”. Il corso sarà anticipato da una festa di quartiere di autofinanziamento, che si terrà il 14 dicembre 2014 nei locali sottostanti del condominio sociale, “necessaria al fine di strutturare tutti assieme il corso (presentazione, discussione e raccolta adesioni) e di reperire i fondi necessarie per avviare il progetto”.