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“Fase 3: fase sgomberi”

Ieri lo sfratto in via Beroaldo, invocato da Fdi: “Risposta sempre uguale, sgomberi e legalità”, scrive la Colonna solidale autogestita, che aveva incontrato la famiglia occupante nell’ambito della “spesa sospesa”. La Colonna, intanto, riceve un sostegno dalla BaLotta Continua e intreccia il “Cortile aperto e solidale” che Vag61 avvia domani. Làbas-Tpo: “Nata la Scuola clandestina”.

04 Giugno 2020 - 12:00

“Fase 3: fase sgomberi”, scrive la Colonna solidale autogestita dopo lo sfratto subìto ieri dalla famiglia con minori che aveva occupato un appartamento Acer in via Beroaldo. Un passo indietro: “Il 23 maggio venivamo a scoprire tramite social che Galeazzo Bignami, esponente locale di Fdi, attorniato da una ventina di suoi tirapiedi, prendeva di mira una famiglia con sette minori- continua il comunicato della Colonna- che trovandosi senza una casa aveva deciso di occupare un alloggio Acer in via Beroaldo. Ieri, con preoccupante puntualità, Acer ha fatto sapere di aver prontamente esaudito le richieste di Fdi procedendo allo sgombero della famiglia. Noi queste persone le abbiamo conosciute durante le attività di volantinaggio della Colonna solidale autogestita, abbiamo cercato di sostenerle con la ‘spesa sospesa’ e siamo stato in contatto con loro per quasi tre settimane. Oggi ci chiediamo che senso abbia questo sgombero, tanto più in questo periodo così difficile, con tanto di presenza sul posto del presidente di Acer, Alessandro Alberani. L’edilizia popolare esiste per fornire una casa a chi non può permettersi i prezzi assurdi del mercato privato, mentre qui ci troviamo addirittura di fronte ad Acer che insieme alle forze di polizia sgombera una famiglia in forti condizioni di disagio sociale ed economico. In nome della legalità, si sgomberano gli ultimi. Sappiamo bene che le ferite lasciate da questa crisi sanitaria ed economica saranno profondissime e la necessità di un sostegno economico e di case popolari aumenterà, ma la risposta di questa amministrazione e di Acer rimane la stessa: sgomberi e legalità. Ci chiediamo allora cosa succederà quando dall’1 settembre ripartiranno gli sfratti, quando ancora in questa fase di incertezza già si portano avanti sgomberi di intere famiglie”.

Intreccia le attività della Colonna solidale autogestita, intanto, il progetto “Cortile aperto e solidale – Costruiamo comunità”, che Vag61 avviera partire da domani: “Un punto di incontro, uno strumento di autorganizzazione, un luogo di mutualismo sociale per la Cirenaica e non solo. Ogni venerdì dalle 17 alle 19 il cortile di Vag61 – Spazio libero autogestito in via Paolo Fabbri 110 sarà aperto per organizzare, alimentare e mettere in pratica i progetti di solidarietà che abbiamo attivato durante il lockdown e per incontrare le persone interessate a partecipare attivamente ai percorsi di mutuo aiuto. Il venerdì vieni nel cortile di Vag61 se: hai bisogno di supporto concreto per affrontare l’emergenza sanitaria e la crisi economica; vuoi sapere come contribuire alle iniziative di solidarietà e se vuoi fattivamente dare una mano. Per la tutela di tutte/i, chiediamo a chi intende frequentare gli spazi di Vag61 di farlo osservando alcune precauzioni, come l’uso della mascherina e il distanziamento fisico. Tutte le indicazioni saranno disponibili all’ingresso”.

Il venerdì, nel cortile di Vag61, si potrà trovare un punto di raccolta della “spesa sospesa” per la Colonna solidale autogestita Cirenaica-San Donato: “Puoi portare generi alimentari non deperibili e altri prodotti come sapone, disinfettanti per la casa, caffè, guanti, assorbenti, carta igienica, spazzolini, dentifrici. Grazie a questo materiale saranno confezionati i pacchi da consegnare alle famiglie in difficoltà”. Ci sarà anche un laboratorio per la realizzazione (con materiali di recupero) di “cassette solidali” per la spesa sospesa, “da poter posizionare nel tuo condominio o nella tua strada per moltiplicare la raccolta dei prodotti di prima necessità”. Nel cortile di Vag61 ci sarà poi un “punto di raccolta e distribuzione di libri e materiale audio-video per supportare i progetti che attraversano Vag61 e l’attività della Colonna solidale autogestita. Puoi acquistare il materiale che troverai sui banchetti di Smk Factory, Resistenze in Cirenaica e CentroDoc Francesco Lorusso e Carlo Giuliani’, puoi portare libri da inserire nei pacchi destinati alle famiglie che si rivolgono alla Colonna o prenderne a tua volta per farli avere a chi ne ha bisogno”. Inoltre, si potrà approfittare del venerdì “per contribuire al funzionamento della Colonna autogestita e degli altri progetti di Vag61. Puoi effettuare direttamente una donazione e ricevere le informazioni utili per utilizzare gli altri canali a disposizione come PayPal, conto corrente e 5×1000. Il lockdown ha sospeso anche le attività di autofinanziamento di Vag61 e ogni contributo può aiutarci a far fronte alle spese”. Sarà disponibile, segnala sempre Vag61, anche un “punto di distribuzione di materiale e contatti utili sulle campagne in corso per affrontare collettivamente le difficoltà economiche e sociali generate dall’emergenza sanitaria. Puoi trovare, ad esempio, informazioni su: consegna a domicilio di alimenti, medicinali e libri per chi non può uscire di casa; sportello telefonico per consigli medico-igienico-sanitari; sciopero dell’affitto e difesa del diritto alla casa; iniziative di solidarietà con i/le detenuti/e; attività di sostegno alle lavoratrici sessuali più colpite dall’emergenza; rivendicazione del reddito di base incondizionato e di un ammortizzatore sociale universale; orientamento preliminare sulle misure esistenti di sostegno al reddito; tutela della salute e della sanità pubblica; consulenze su come migliorare le relazioni e superare la crisi cambiando prospettiva”. E infine, nel cortile di via Paolo Fabbri 110 ci sarà un “punto di diffusione e aggiornamento sulle attività che dall’inizio della pandemia sono state portate avanti da Vag61 e dalle realtà che lo attraversano. Puoi trovare informazioni e materiali sui progetti e gli appunti di viaggio prodotti durante l’emergenza: ‘Finestre aperte sulla crisi’, ‘Segnali dal futuro’, ‘Una casa per uscire’, ‘Colonna solidale autogestita’, ’25 aprile, sempre!’ e altro ancora”.

Parla della Colonna solidale autogestita anche la ska band BaLotta Continua, che qualche giorno fa insieme a Wu Ming ha dato vita ad una  “scarpinata letteraria” sul Contrafforte pliocenico e in seguito ha scritto via social: l’iniziativa “è nata dall’urgente necessità di tornare a creare legami, di riappropriarci dei nostri corpi e dei nostri sguardi (diretti e non mediati) sul mondo, delle nostre relazioni. Questa Scarpinata Letteraria ha portato luce dopo mesi di buio fisico, mentale, emotivo, sentimentale. Questo non poteva che succedere sulla Strada, su una Strada d’Appennino. E’ stato faticoso dover fare i conti con paura e apatia dopo mesi di assopimento e case rassicuranti. Ringraziamo Wu Ming per aver r/accolto questa confusione emotiva e aver acceso la miccia. Ringraziamo tutte le persone che sentono ancora il bisogno di camminare insieme e condividere storie e canzoni. Ringraziamo tutti quelli che hanno contribuito a raccogliere più di 350 euro per la Colonna Solidale Autogestita. Ci vediamo presto. In strada”.

Questo, infine, quanto scritto dal Doposcuola di comunità Làbas e Tpo: “Ora che siamo all’ultima settimana ve lo possiamo svelare. In questi tempi di chiusura della scuola è nata la Scuola clandestina! Quando abbiamo consegnato i libri del progetto #ilmiorifugioèunlibro abbiamo visto le difficoltà del fare scuola online, chi non aveva i computer ma un piccolo telefono, chi non aveva la connessione o chi non ci capiva più nulla, abituato a seguire nel suo quaderno un percorso d’apprendimento fatto anche di manualità e vicinanza con gli altri.  Alcuni dei nostri ragazzi iniziavano a dimenticare i processi di apprendimento acquisiti con fatica e costanza e a dimenticare la lingua italiana. Non bastava il nostro doposcuola online e la raccolta di computer. Il giorno dopo la consegna dei libri la mamma di M. ci ha telefonato, suo figlio che non usciva dalla fine di febbraio dopo che ci aveva visto, aveva deciso di scendere qualche minuto in cortile e di incontrarsi, sebbene a distanza, con altri vicini di casa e suoi compagni del doposcuola. A M. dobbiamo l’idea, perché non vederci anche noi, con le mascherine proprio in quel cortile, con le sedie portate da casa per fare scuola? Ecco, allora la nostra scuola clandestina. In un tavolo di fortuna con le sedie portate da ognuno di noi ogni giovedì. Piano piano si sono uniti tanti altri bimbi che ci gironzolavano intorno, incuriositi dalle maestre che aiutavano a fare i compiti e chiacchieravano. Abbiamo conosciuto allora anche Y., A., N. e A. che ha da fare sempre le schede di italiano in foglietti stropicciati. Anche gli abitanti del cortile si sono abituati a vederci, ci aiutavano a portare la panchina pesante, altri venivano a vedere che cosa facevamo. Ci piace pensare che nei ricordi dei ragazzi di questa lunga quarantena non rimarrà solo la fatica e la lontananza della scuola a distanza ma anche questa piccola scuola clandestina che è andata là dove la scuola online non arrivava e dove vorremmo che la scuola arrivasse sempre. P.s. La scuola clandestina continuerà con le attività estive per ragazzi e ragazze!”.