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E Bologna Welcome cancella la pagina del mercato con gli oggetti nazifascisti

Dopo l’articolo di Zic, rimosso dal sito di promozione turistica il riferimento ai banchi del giovedì in piazza VIII Agosto. Lepore dice: “Modificare il regolamento”. Ma forse nel suo partito le idee non sono molto chiare.

04 Dicembre 2017 - 20:08

Non è più pubblicizzato sul sito di Bologna Welcome il mercato dei collezionisti di piazza VIII agosto. Qualche ora dopo la pubblicazione su Zic dell’articolo che raccontava la vendita dei gadget nostalgici del fascismo su alcuni banchi del mercato, oggi la pagina che ne segnalava la presenza è sparita.

> Qui il link della pagina, non più funzionante (l’articolo prosegue sotto la foto):

http://www.bolognawelcome.com/home/vivi/shopping/tipologia-di-acquisto/mercati/mercato-del-collezionismo-ex-celo-celo-mamanca

 

Nel pomeriggio l’assessore Matteo Lepore aveva dichiarato alla stampa di aver scritto a Bologna Welcome “per chiedere di togliere la promozione del mercato dal sito”. A questo aveva aggiunto di voler comunicare agli organizzatori che “finché ci saranno merci di questo tipo in quel mercato, il Comune non farà alcuna promozione. Inoltre, chiederemo di togliere dai banchi quegli oggetti”. La vicenda dei gadget nazifascisti ha dato anche lo spunto all’assessore per chiedere al Consiglio comunale di modificare i regolamenti dei mercati al fine di proibire la vendita di questi oggetti.

Ci chiediamo tuttavia come possa convivere dentro lo stesso partito chi dice di volersi opporsi al proliferare del fascismo (gadget o non gadget) con chi, come il sindaco di Predappio, Frassineti (anch’egli del Pd), non vede invece l’ora di poter inaugurare un “centro studi sul fascismo” – nel paese dove il turismo di marca neofascista è un business – che sospettiamo avrà tutte le tutte le carte in regola per accarezzare le nostalgie dei fascisti del terzo millennio in libera uscita.