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Dozza, per i detenuti 12 minuti di assistenza psicologica al mese

Solo uno dei gravi disservizi registrati nel carcere bolognese. Basti pensare al caso di un detenuto che ha un’infezione all’occhio e aspetta di essere visitato dal luglio del 2010.

18 Febbraio 2013 - 12:23

In caso di bisogno, ogni detenuto della Dozza ha a disposizione una media di 12 minuti di assistenza psicologica al mese. Lo riferisce la Garante dei diritti delle persone private della liberta’ personale del Comune di Bologna, Elisabetta Laganà.

Alla Dozza, del resto, continuano ad essere numerosi i problemi. Lo dimostrano le “tante segnalazioni che ci arrivano dai detenuti”, spiega sempre Laganà, come quella del 29 agosto nella quale si parlava di “condizioni disumane, servizi sanitari carenti, scarafaggi, topi, materassi non cambiati. Noi abbiamo subito scritto al dipartimento di Sanita’ pubblica dell’Ausl, trasmettendo la lettera e chiedendo di verificare e farsi carico della situazione, ma non abbiamo avuto risposta. Il 22 novembre abbiamo mandato un sollecito. Non abbiamo mai avuto risposta”.

Altri problemi si sono poi registrati, in dicembre, per via dei malfunzionamenti del riscaldamento. “Ci sono andata il 9 dicembre e si moriva di freddo, era un gelo allucinante, in particolare nella sezione femminile dove c’era anche un bambino di tre mesi. Le donne erano costrette a dormire col piumino”, racconta la Garante, fino alla sostituzione della caldaia.

Altri disservizi si registrano sul fronte sanitario. “Ci sono problemi per chi ha patologie deambulatorie, per chi e’ in carrozzella. Ci sono difficolta’ per chi e’ in lista d’attesa, non si riesce ad accompagnarli alla fisioterapia e le terapie dentro il carcere non si possono fare. Conclusione: i detenuti restano senza terapie”, afferma Lagana’, che racconta anche il caso di un detenuto che “ha un’infezione a un occhio e che aspetta di essere visitato dal luglio del 2010”.