Acabnews Bologna

Dall’ex Sani: “Loro sequestrano, noi liberiamo”

Gli occupanti intervengono a poche ore dalla notizia del sequestro preventivo disposto al gip, criticando i piani di edificazione dell’area: “Dieci ettari di verde urbano non si svendono per far cassa in cambio di poche compensazioni”.

11 Dicembre 2019 - 18:28

“Alla legalità miope e disumana per cui non esisterebbero ragioni genericamente sociali all’occupazione, evocata in difesa di uno spazio urbano che è di tutte e tutti, lasciamo che a rispondere siano le migliaia di persone che in queste settimane hanno attraversato la nuova esperienza autogestita negli spazi in liberazione dell’ex caserma Sani“. Così in un comunicato gli occupanti dopo la notizia dell’istanza di sequestro preventivo dell’area.

Si legge poi: “Dieci ettari di verde urbano non sono una risorsa da svendere per far cassa in cambio di poche compensazioni: dopo decenni, per la prima volta, Bologna si può rendere conto di cosa si nasconda dietro quelle mura, di cosa la stiano privando e derubando quando l’amministrazione dice che ‘in Bolognina gli spazi pubblici non ci sono’ e i giudici parlano di ‘interessi asseritamente ritenuti prevalenti’.  Aspetteremo qui, costruendo la resistenza contro il Nulla che avanza da dentro le mura dell’ex-caserma. L’Altra Città non ha paura: le meravigliose energie esplose con l’apertura dei cancelli di un’area abbandonata stanno creando un futuro possibile e realmente aperto alla città, un presidio sociale, culturale politico ed ecologico che sta già accogliendo e raccogliendo il bisogno di aria e spazi per incontrarsi”.

“L’ex-caserma Sani non è proprietà altrui, è di tutte”, scrivono in conclusione gli occupanti, ricordando i prossimi appuntamenti in calendario: la quinta edizione di Hack’r’da venerdì e sabato, il mercato biologico del sabato mattina, le “esplorazioni spaziali” alla scoperta dell’area guidate dal LabUrba dalle 14 di domenica, giorno in cui si festeggerà anche il compimento del prino mesi di autogestione.