Acabnews Bologna

Dal dormitorio sociale alla neve delle Marche per aiutare la popolazione

Làbas e Accoglienza Degna sui monti Sibillini con “ragazzi di Gambia, Mali e Burkina Faso. Noi le pale, Salvini le comparsate tv”. E intanto parte un programma radio con migranti e richiedenti asilo presenti in città.

22 Gennaio 2017 - 19:31

“Un gruppo di 15 attivisti di Làbas è sui Monti Sibillini con le Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia a liberare dalla neve un allevamento di pecore rimaste intrappolate. Con noi, alcuni dei ragazzi che ospitiamo nel dormitorio sociale di Accoglienza Degna. Ragazzi del Gambia, del Mali e del Burkina Faso. Noi le pale, Salvini i selfie e le comparsate tv. Trovate le differenze”. E’ la segnalazione che oggi gli attivisti dell’ex caserma Masini occupata hanno inviato da Montefortino, nelle Marche, una delle zone in cui le forti nevicate stanno mettendo a dura prova da giorni la popolazione, già colpita nei mesi precedenti dal terremoto. “Dopo aver concluso la missione all’allevamento di pecore, nel pomeriggio ci siamo recati a casa di una signora bloccata dalla neve da una settimana in un’altra zona del monte, consentendole finalmente di poter uscire di casa”, racconta sempre Làbas. “La solidarietà come la dignità non ha colore e nazionalità”, è il messaggio sottolineato da Accoglienza Degna.

Ai rifugiati e richiedenti asilo presenti a Bologna, intanto, ha deciso di dar voce Radio Kairos con un nuovo programma, “Radio Welcome Refugees”, in onda ogni giovedì alle ore 19. L’obiettivo è “raccontare le esperienze, la vita, le riflessioni e le domande dei richiedenti asilo e dei rifugiati che vivono a Bologna. Uno spazio aperto a tutti per raccontarsi, incontrarsi e confrontarsi e per smontare retoriche e pregiudizi sul percorso di accoglienza, di inclusione e di conquista dei diritti di cittadinanza. Tra musica, sport, arte, e cucina ogni settimana le voci di chi sta costruendo una nuova vita a Bologna si incroceranno con quelle di chi, anche in altre città e paesi, è impegnato a costruire una società senza discriminazioni e frontiere”.