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Dai riders alla Fiera: è sciopero [foto]

Ieri sera braccia incrociate, critical mass e blocchi dei ciclofattorini contro il contratto siglato tra Ugl e Assodelivery: “Avanti fino al ritiro dell’accordo!”. Sgb e Usb: protesta anche in via Michelino durante l’inaugurazione del Salone nautico per difendere il contratto integrativo che l’azienda ha deciso di disdettare.

18 Ottobre 2020 - 14:49

“Più di cento riders sono entrati in sciopero” ieri sera e hanno attraversato le vie delle città per dare vita a una critical mass ideata per “segnalare tutti i luoghi in cui ritirano quotidianamente consegne senza diritti. Bloccati i viali e l’accesso ad alcuni ristoranti in diverse occasioni”. I ciclofattorini hanno così protestato contro il “contratto truffa” firmato da Ugl e Assodelivery, spiega Riders Union: “Un accordo utile solo alle piattaforme per risparmiare su salari e diritti. Questo è il secondo sciopero dopo quello dell’8 ottobre e la mobilitazione andrà avanti fino al ritiro della accordo truffa e finché non verranno riconosciuti tutti i nostri diritti. Questo avviene nonostante piattaforme come Deliveroo, in chiave antisindacale, stanno inserendo bonus per evitare che i riders si uniscano alla protesta. Hanno fatto male i calcoli, il portafogli lo devono piuttosto aprire garantendoci realmente tutti i diritti che chiediamo”.

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Restando in tema di lavoro, ieri c’è stato uno sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiera in occasione dell’inaugurazione del Salone nautico, con assemblea e corteo interno. “Non siamo tutti nella stassa barca! Dignità per i lavoratori di BolognaFiere, giù le mani dall’integrativo aziendale, basta precarietà lavoro stabile non stagionale”, scrive l’Sgb. “Soldi pubblici = lavoro di qualità, BolognaFiere giù le mani dal contratto integrativo”, sono le parole di Usb: “Sarà lotta e mobilitazione fino al ripristino di diritti, salario e dignità!”.