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Confermati i fondi alle private, “referendum ignorato”

L’ex Comitato Articolo 33 commenta i dati diffusi dal Comune sugli stanziamenti in favore degli istituti privati: “C’è la sostanziale conferma delle cifre distribuite a ciascuna scuola, mentre si nascondono i 196 bimbi rimasti fuori”.

16 Novembre 2013 - 15:09

Bologna non dimentica!

L’11 novembre  l’assessore Pillati ha illustrato in commissione scuola  i dati relativi ai finanziamenti per il 2012/13  alle scuole dell’infanzia private paritarie,che assommano a 994.000 euro.

Il Sindaco Merola, e con esso il PD, il PDL e La Lega, respingendo in modo indecoroso l’esito inequivocabile del referendum del 26 maggio, nel quale il 59% dei cittadini bolognesi si è espresso affinché il milione di euro, destinato ogni anno a sostenere il funzionamento delle scuole private, venisse  erogato per garantire il diritto costituzionale all’accesso alla scuola comunale o statale, avevano baldanzosamente annunciato la revisione dei criteri alla base delle distribuzione delle risorse garantendo piu’ equità e piu’ controlli.

Cio’ che emerge, al contrario, è una sostanziale conferma delle cifre distribuite a ciascuna scuola l’anno scorso,  salvo qualche risibile scostamento. Solo la Kinder Haus subisce un pesante taglio in ragione della sua molto alta retta annuale,  ma riceve ancora un finanziamento di 4.500 euro. La classica foglia di fico  che nasconde  la totale conferma dell’esistente non solo  nel rapporto fra Comune e scuole dell’infanzia private paritarie.

Si nascondono i 196 bambini che a settembre 2013 non hanno potuto accedere alla scuola d’infanzia pubblica, laica e gratuita, e i 163 posti disponibili, rifiutati dai genitori ma pagati dal Comune, nelle scuole private convenzionate, confessionali e a pagamento.

Per la seconda volta viene  arrogantemente ignorato l’esito del referendum.

Il Comitato art. 33 promotore del referendum ha cessato le sue funzioni il 29 luglio, giorno in cui si è pronunciato il Consiglio comunale.

Il nostro ultimo comunicato aveva per titolo “ Bologna non dimentica”, e infatti non dimentichiamo,  non dimenticano i cittadini e le cittadine  bolognesi che  hanno votato perché sia garantito l’esercizio del diritto costituzionale alla scuola pubblica e non sono più disposti a subire l’arroganza di chi intende governare contro la loro volontà.

ex Comitato articolo 33

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