Acabnews Bologna

Comitato acqua: torni allaccio alle ex Ferrari o denunceremo il Comune

Dure reazioni ai distacchi imposti all’occupazione abitativa di via Toscana. Ross@: “SI torna al medioevo”. Primavera Urbana: “Gesto ignobile”. Comitato Difesa sociale: “Atto criminale”.

16 Agosto 2014 - 12:48

Ex-Ferrari occupate - © Michele LapiniLa notizia del taglio dell’acqua da parte di HERA, su sollecitazione del Comune di Bologna, agli occupanti di un edificio inutilizzato è uno scandalo.

Come sono scandalose le dichiarazioni sentite sui giornali.

Si dice che è un problema etico, è vero, ma è anche un problema di legalità, la risoluzione dell’ONU del 2010 dice che l’acqua ed i servizi igienici sono un diritto umano.
La legge regionale n° 23 del 23 dicembre 2011 afferma all’art. 1 che :

2. La Regione e gli Enti locali, nell’esercizio delle funzioni loro attribuite in materia di risorse idriche dalla presente legge, si attengono ai seguenti principi:

a) riconoscimento dell’acqua come bene naturale e diritto umano universale, essenz1ale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani. La disponibiità e l’ accesso individuale e collettivo all’acqua potabile devono essere garantiti in quanto diritti inalienabili e inviolabili della persona;

Ci pare evidente che gli amministratori debbano rispettare la legge, ed operare per il bene della comunità. Nessuno di questi due principi è stato rispettato, l’amministrazione pubblica si comporta come un esercito assediante che avvelena i pozzi e lancia carcasse di animali morti per provocare epidemie negli assediati e farli capitolare.

E’ una vergogna, anime belle che si scandalizzano per i popoli assetati in Iraq, ed in tutto il mondo, qui da noi non esitano ad assetare un gruppo di cittadini.

Si dice inoltre che il problema etico non se lo possono mettere i funzionari di HERA, e che “HERA ha fatto il suo dovere”, non è così perché anche HERA deve rispettare la legge, questo succede perché HERA non ha più uno spirito pubblico di servizio, ma persegue unicamente ragioni di profitto, alla faccia dei 27 milioni di cittadini che col referendum hanno affermato di volere l’acqua pubblica e gestita senza fini di lucro.
E comunque i funzionari di HERA e gli amministratori pubblici dovrebbero conoscere la legge, cosa di cui cominciamo a dubitare.

Il comune paghi le bollette coi 14 milioni di dividendi incassati e pagati con le nostre bollette.
Se il comune non provvederà immediatamente al riallaccio dell’acqua, provvederemo ad un esposto alla magistratura, per il mancato rispetto della legge.

Comitato acqua bene comune

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CON LA GIUNTA MEROLA E L’HERA SI TORNA AL MEDIO EVO.
TOLTA L’ACQUA, UN DIRITTO UMANO INALIENABILE, AGLI OCCUPANTI DELLE EX SCUOLE FERRARI.

Ross@ Bologna denuncia gli effetti perversi del decreto Lupi e i suoi tagli di servizi essenziali a chi occupa case, e i tentativi che vengono portati avanti con ogni mezzo da parte di istituzioni complici della speculazione, Comune e polizia in primo luogo, per colpire e sgomberare chi, per avere una casa, non ha altre possibilità che occupare. Ciò avviene soprattuto nel periodo estivo, quando la presenza militante delle compagne e compagni e l’attenzione dell’opinione pubblica sono più basse.

Il Comune di Bologna si distingue per solerzia proprio in queste settimane, con l’attacco al Condominio Sociale Occupati di via De Maria. L’ultimo squallido episodio è il taglio dell’acqua alle ex scuole Ferrari occupate di via Toscana 136, un atto grave, contrario,a qualsiasi principio etico. In pratica, il Comune di Bologna e l’Hera, stanno negando agli abitanti di questo stabile l’acqua, un bene essenziale che costituisce un diritto umano per ogni persona, come si afferma in una risoluzione dell’ONU del 2010.
Ma evidentemente per il Comune di Merola, del PD e di Sel, e per gli speculatori di Hera, gli occupanti delle ex scuole Ferrari non rientrano nella categoria di esseri umani. Figuriamoci di cittadini.
Quello che conta per questi signori sono i profitti e stroncare ogni pratica sociale di riappropriazione degli spazi sfitti e di ciò che dovrebbe essere un diritto inalienabile, ossia l’avere una casa.

A fronte di questa situazione repressiva, che travalica ogni senso della civile convivenza e ogni diritto sociale minimo, Ross@ Bologna esprime la più totale solidarietà agli occupanti delle ex scuole Ferrari e a tutte le occupazioni in corso nella città, invitando alla mobilitazione la cittadinanza di fronte a episodi miserabili come questo e alla Resistenza di fronte al libero arbitrio di istituzioni e forze di polizia che invece di servire la collettività sono al servizio dei poteri forti.

Ross@ Bologna inoltre, sottolinea che solo unendo le diverse realtà del conflitto sociale, è possibile contrastare l’attacco ai diritti sociali e alle occupazioni. Per questo la proposta politica che lancia è la costruzione di un blocco politico-sociale unitario, anticapitalista, democratico di base e di classe che unifichi tutte le forze dell’antagonismo sociale e dell’autogestione, per creare un punto di riferimento e un orizzonte politico alle fasce sociali più colpite dalle politiche neoliberali e dallo smantellamento dello stato sociale.
Divisi siamo vulnerabili, uniti siamo più forti!
Solo così, infatti, è possibile contrastare la messa a profitto di beni comuni come l’acqua e un loro uso liberticida, lesivo di diritti essenziali, come in questo ignobile tentativo di fermare un’occupazione con metodi da medio evo!

L’acqua è un bene comune inalienabile!
Giunta Merola, comitato d’affari dei poteri forti e della speculazione edilizia e finanziaria!
Occupare è sacrosanto, quando sempre più cittadini non hanno alternative per avere un tetto sopra la testa!

ROSS@ BOLOGNA

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SINDACO MEROLA, NEGARE L’ACQUA E’ UN GESTO CRIMINALE

 

Sindaco Merola: negare l’acqua ad altri esseri umani è un gesto ignobile e criminale.

Noi non accetteremo mai di vivere in una città così cinica e disumana. Bologna ha una tradizione di grande solidarietà: gli elettori si ricorderanno di quello che sta facendo, che di fatto vìola anche la legge regionale n° 23 del 23.12.2011, che definisce l’acqua un “bene naturale e diritto umano universale, essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani”. E se gli elettori dovessero dimenticarselo, saremo noi a ricordarglielo in campagna elettorale, su questo può scommetterci. Non si pieghi alla disumanità di Renzi, non applichi l’articolo 5 del piano casa. Gli abitanti delle ex scuole Ferrari hanno bisogno dell’acqua. Faccia qualcosa e lo faccia subito.

Associazione Primavera Urbana

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Come Comitato Difesa Sociale, membro della Rete di Lotta per la Casa Emilia-Romagna, esprimiamo la nostra totale solidarietà nei confronti degli abitanti delle Ex Scuole Ferrari occupate a Bologna, ai quali qualche giorno fa non solo è stata tagliata la luce, ma anche l’acqua (nonostante la disponibilità del sindacato Asia/USB a pagare le utenze)!

Riteniamo che lasciare 50 persone senza acqua nel pieno di agosto sia un atto non solo vergognoso, ma decisamente criminale.

Di fronte al purtroppo consueto rimpallo di responsabilità per questa decisione fra Comune di Bologna, Carisbo e Hera, riteniamo comunque che in ultima istanza sia l’amministrazione comunale di Bologna a dover garantire a tutti e tutte il diritto a acqua, casa, dignità; cosa che sarebbe possibile accogliendo le proposte del sindacato Asia/USB che gestisce questa ed altre occupazioni in città e che ha denunciato più volte la mancanza di volontà e di coraggio politico da parte dell’amministrazione, come avviene in tante altre parti d’Italia, di affrontare la questione dell’abitare con procedimenti che non siano ennesimi regali a palazzinari, speculatori e banche (vedi il social housing per esempio). Non è possibile, come vorrebbe il signor Renzi, continuare a fingere che migliaia di persone prive di casa, lavoro e reddito, che spesso hanno versato contributi per anni, semplicemente non esistano.

Comitato Difesa Sociale – Cesena