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Centinaia di case vuote ma nessuno affitta per l’accoglienza

Il Comune cerca una trentina di appartamenti da destinare al progetto Sprar, che permetterebbero di risparmiare tre milioni perché a carico dello Stato. Intanto, però, inspiegabilmente, autorizza l’Asp a dismettere un intero palazzo.

15 Dicembre 2017 - 15:58

Non si trovano proprietari disposti a dare in locazione alloggi per l’accoglienza diffusa di richiedenti asilo e minori stranieri non accompagnati. E’ quanto emerso ieri in commissione a Palazzo d’Accursio.

Il bilancio comunale per l’anno prossimo stanzia 18,7 milioni di spesa euro alla voce “servizi per l’immigrazione”, coperta per 17,5 milioni dai finanziamenti statali, mentre circa sei milioni sono previsti per l’accoglienza dei minori: qui lo Stato, attualmente, rimborsa la metà della spesa per l’accoglienza in struttura (200 posti) e integralmente quella per l’inserimento nel sistema di protezione Sprar (100 posti). L’obiettivo del Comune sarebbe attivare altri 250 posti Sprar nell’area metropolitana, abbattendo la voce di bilancio: di qui la necessità di una trentina di appartamenti mediamente da otto posti. Ma non se ne trovano. La Giunta intende coinvolgere nella ricerca gli altri sindaci della Città metropolitana, ma allo stato attuale l’accoglienza diffusa resta un miraggio, non solo per i minori ma anche per gli adulti attualmente accolti in Centri di accoglienza straordinaria (Cas) come quello di Villa Aldini, il cui costo è comunque in carico alla Prefettura.

Quel che sarebbe molto interessante sapere, a questo punto, dalla Giunta, è come si concilia questa affannosa ricerca di 30 alloggi con la decisione di autorizzare l’Asp (Azienda servizi alla persona, controllata al 97%) a vendere un grosso complesso che affaccia su via Don Minzoni, via Fratelli Rosselli e via del Porto (fatta eccezione per gli spazi dell’ex centro diurno al civico 15), denominato ‘Palazzo dell’Istituto di aiuto materno e di assistenza ai lattanti’, da cui si potrebbero ricavare decine di appartamenti da destinare tanto all’accoglienza quanto agli studenti e all’emergenza abitativa. A segnalare il caso sono stati, ieri, i consiglieri di Coalizione civica.