Acabnews Bologna

“Ecco come marciscono le case popolari”

Il Comitato inquilini di via Gandusio diffonde alcune foto e invita a fare altrettanto: “Facciate che si sgretolano, muffa, infiltrazioni di acqua piovana, crepe”. Domani alle 6 picchetto anti-sfratto.

10 Maggio 2015 - 16:17

gandNelle case popolari di via Gandusio “le condizioni dei palazzi sono precarie, fatiscenti da molti anni, sia agli esterni (spuntoni di ferro che escono dalle colonne portanti, facciate sgretolate…), sia agli interni (muffa, infiltrazioni di acqua piovana, crepe…), sia nei vani scala (fili elettrici che penzolano, infiltrazioni di acqua piovana,…), le norme di sicurezza non esistono o sono obsolete (mancanza delle porte anti-panico, esiste solo una porta di entrata e uscita in ogni palazzo da 9 piani ciascuno, non esiste un montacarichi per i disabili…)”. E’ la segnalazione fatta dal Comitato inquilini di via Gandusio, che ha pubblicato alcune foto su Facebook e invita a fare altrettanto: “Chiediamo a tutte le persone che alloggiano nella case popolari e non di fotografare e far girare il più possibile le immagini di come hanno lasciato e stanno lasciando marcire i palazzi lor signori. Acer e Comune di Bologna stanno gestendo male un patrimonio che appartiene a noi”. 

Nonostante ciò, “Acer e Comune non si fanno scrupoli a sfrattare le famiglie o inviare bollette da capogiro. Viste le condizioni dei palazzi, ove non viene speso un singolo euro per manutenzionarli, si dovrebbero tener fortunati Acer, Comune di Bologna e i loro amici palazzinari che gli inquilini paghino l’affitto”. Uno sfratto è in programma anche per domani e il Comitato organizza un picchetto, a partire dalle ore 6: “La famiglia in questione è una delle tante che ha ricevuto un alloggio temporaneo Acer per tre anni e a contratto scaduto dovrebbe ‘rilasciare’ l’alloggio. La famiglia ha deciso di opporsi e pretendere un’assegnazione definitiva.  Per la quinta volta Acer tenterà di sfrattarla. Il Comitato inquilini via Gandusio pretende l’abolizione dei contratti temporanei e la stabilizzazione di tutte le famiglie che hanno una assegnazione provvisoria. Vi aspettiamo per impedire questa ennesima ingiustizia”.