Acabnews Bologna

Casa, occupato uno stabile in via Irnerio [foto]

Questa mattina gli attivisti di Asia sono entrati nello stabile abbandonato. Pubblichiamo il comunicato e la lettera aperta alle istituzioni.
Lunedì 28 alle 21 assemblea pubblica a Vag61 in via Paolo Fabbri 110.

27 Ottobre 2013 - 10:32

Stamattina come Sindacato Asia/USB di Bologna insieme a decine di famiglie sfrattate dalla crisi e abbandonate dalle istituzioni e appoggiati dall’intera Federazione dell’ Unione Sindacale di Base abbiamo occupato lo stabile abbandonato di via Irnerio. Stabile destinato ,come al solito , all’incuria o alla speculazione immobiliare dei solito noti.

Dopo incontri inconcludenti con le istituzioni ormai nude ed avvilentemente immobili e totalmente incapaci di proporre soluzioni abitative, che non sia il solito dormitorio ormai esplodente o la strada con qualche soldo in tasca elargito come elemosina dai vari assistenti sociali,ci siamo riappropriati di proprietà pubblica sfitta per dare soluzione abitativa a donne, bambini e uomini sfrattati oggi e non nei tempi che la burocrazia vorrebbe imporre per ribadire ,una volta di più, di come è necessariamente urgente che le istituzioni si facciano politicamente carico di una Moratoria per il blocco immediato degli sfratti per morosità .

Crediamo ancora nella forza del dialogo, crediamo nella politica- sindacale vera, ed è per questo che chiediamo l’ennesimo incontro tra la nostra Associazione Sindacale e le Istituzioni che dovrebbero occuparsi del diritto alla casa di , come hanno potuto osservare nella manifestazione del 18 e 19 a Roma, migliaia di “Cittadini Abitanti”.

Convochiamo tutti i giornalisti interessati presso lo Stabile Requisito ed Occupato per una conferenza stampa alle ore 11:00, e la cittadinanza all’Assemblea Pubblica organizzata dal Unione Sindacale di Base e l’Associazione Inquilini ed Abitanti per Lunedi 28 Ottobre alle ore 21.00 al centro sociale Vag61 in via Paolo Fabbri dove interverrà Paolo Di Vetta – Blocchi Precari Metropolitani – Roma

Alleghiamo la Lettera Aperta con la quale diamo le motivazioni che ci hanno spinto all’azione risolutiva.

AS.I.A /USB Bologna

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Lettera alle istituzioni

 Al Dott.re Angelo Tranfaglia

Prefetto della Città di Bologna

Al Ass.re alle Politiche Abitative Riccardo Malagoli

Bologna 27/10/2013

In questo periodo di grave difficoltà abitativa dovuta alla crisi e alle politiche abitative che i vari governi cittadini ,regionali e statali hanno applicato sempre a favore di chi trae profitti dalle abitazioni e mai nei confronti dei lavoratori colpiti dalla stessa,sentiamo la responsabilità di rivolgerci per l’ennesima volta a tutte le istituzione preposte e a l’ INPS come gestore del bene “pubblico” che questa mattina abbiamo occupato a scopi abitativi.

La nostra città ha un drammatico bisogno di un grande sforzo collettivo che riesca a trarla fuori dallo stato attuale di crisi istituzionale , politica ed economica che la blocca, ha bisogno di soluzioni che questa classe dirigenziale non sa dare.

Varie sono stati gli incontri che il nostro Sindacato ha avuto con le varie rappresentanze istituzionali cittadine e nessuna è venuta a soluzioni,nessuna .

I palliativi mediatici ,come il protocollo antisfratto lodato preventivamente dal Presidente della Repubblica Napolitano ma nella realtà fallito miseramente, lasciano il tempo che trovano, ma sopratutto continuano a lasciare migliaia di cittadini senza soluzioni abitative o in mezzo una strada e i politici in preda al nulla più assoluto.

Il Sindacato AS.I.A (Associazione Inquilini ed Abitanti),federato all’ Unione Sindacale di Base è nato per difendere e riaffermare la dignità e il diritto all’abitare si è consolidato, ampliato, diffuso perché abbiamo collegato questo primario diritto ,difeso dalla nostra Costituzione con il ricorso all’occupazione di fronte al fatto che i vari governi si rifiutano di applicare le norme vigenti sul diritto alla casa.

Come stabilisce Secondo l’Art 11 della Convenzione internazionale sui Diritti Economici,Sociali e Culturali, integrato dalle Osservazioni generali n.4 e .7, dovrebbero essere vietati gli sfratti senza un’offerta di alternative dignitose, sicure, accessibili, e concordate con gli abitanti interessate. Il principio che vogliamo applicare è che se gli stati non possono fornire una casa dignitosa, i senzacasa devono avere il diritto di vivere negli alloggi sfitti in autogestione con canoni a carico del settore pubblico.

Convertire una larga fetta del patrimonio sfitto o in disuso in alloggi popolari costituisce il modo migliore per affrontare il problema senza ricorre ad ulteriori saccheggi di suolo.

Questo principio stiamo oggi applicando, la politica della casa và concepita come un servizio pubblico e non ,come invece affronta la questione l’attuale amministrazione comunale, come un settore di mercato o un parcheggio momentaneo dovuto alla crisi economica della nazione in attesa di una futura quanto fantomatica ripresa economica.

I problemi esistono oggi, le soluzioni ai cittadini vanno date oggi, non domani.

Questo Movimento ha una forte rete nazionale che proprio la scorsa settimana ha visto sfilare per le vie della capitale italiana , nelle giornate del 18 e 19 ottobre,centinaia di migliaia di persone che da anni cercano soluzioni alla problematica della casa.

Per parlare di soluzioni e di diritti vogliamo perciò richiedere, ancora una volta,un’incontro con le istituzioni e l’ente che gestisce lo stabile per stabilire un rapporto costruttivo e duraturo e socialmente proficuo.

Chiediamo un’ atto che sia finalmente risolutivo a tutte le istituzioni.

E’ il momento del coraggio e della lungimiranza.

Associazione Inquilini ed Abitanti /USB

> Guarda le foto dell’occupazione:

http://www.flickr.com//photos/zicphoto/sets/72157637008403113/show/