Studenti contro il nuovo Isee: “Siamo andati in una delle maggiori case editrici per denunciare l’alto costo di molti testi, per poi dirigerci verso il rettorato, indicando i responsabili della negazione quotidiana di diritti indispensabili”.
Oggi in tanti fra studenti e studentesse siamo andati alla Feltrinelli di Piazza Ravegnana contro il caro-libri, dove abbiamo bloccato per mezz’ora le casse, di fronte ad un ingente dispiegamento di polizia in tenuta antisommossa.
Siamo andati in una delle maggiori case editrici per denunciare l’alto costo di molti testi universitari, per poi dirigerci verso il rettorato, indicando i responsabili della negazione quotidiana di diritti indispensabili per noi studenti.
E’ inaccettabile che ci siano esami in cui è obbligatorio presentarsi con la copia originale del testo, fatto che impone materialmente a molti di noi il pagamento di centinaia di euro oltre alle tasse. Per sostenere Anatomia a Medicina, ad esempio, servono 450 euro per il manuale, per Biochimica 120. Esclusioni a migliaia dalle borse di studio, crescita annuale dei costi, libri inaccessibili per tantissimi studenti: è così che viene negato il diritto allo studio nell’università più antica del mondo.
Finché riceveremo solo briciole e promesse, continueremo a mobilitarci segnalando pezzo dopo pezzo tutti quei servizi che ci vengono negati: siamo stanchi dei continui sacrifici a cui siamo obbligati per seguire il passo di un’università sempre meno accessibile. Diritto allo studio significa poter accedere dignitosamente a beni, cultura, arte e servizi. La mobilitazione continua, venerdì andremo alla mostra sugli egizi, inaccessibile per troppi di noi, e imporremo un prezzo giusto, anche quel giorno 3 euro dovranno bastare.
Riprendiamoci dal basso e collettivamente ciò che ci spetta!
Studenti contro il nuovo Isee