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Blitz a Eataly: “Avete impoverito una generazione”

Hobo: “La città sta diventando invivibile. Attacchiamo i ricchi e gli sfruttatori. In due parole: attacchiamo il Pd. Farinetti stai sereno”.

12 Dicembre 2017 - 17:02

“Questa mattina, ad ora di pranzo, siamo andati da Eataly Bologna per comunicare un concetto molto semplice, cioè che la città in cui viviamo sta diventando invivibile. I motivi? Perché proprio da Eataly? Pochi, chiari e semplici”, scrive il collettivo Hobo per spiegare le ragioni del blitz. “Il primo. Eataly sembra un luogo aperto e di tutti, ma in realtà è accessibile solo per un piccolissimo numero di persone, dal momento che esiste una barriera all’ingresso data dal prezzo di acquisto della merce. Piccoli esempi: un barattolino di ragù di cinghiale costa 5,20 euro; un barattolino di carciofi 6,30 euro. Per non parlare dei libri, che da Farinetti diventano merce di lusso. Il secondo. Abbiamo visto le buste paga di alcuni amici e amiche che da Eataly hanno lavorato. Immediatamente salta all’occhio la discrepanza tra il salario e il prezzo della merce: gli stessi lavoratori di Eataly – quelli che producono la ricchezza di Farinetti – non possono permettersi di fare lì la spesa! Il terzo. Farinetti e il Pd ingrassano mentre i lavoratori e gli studenti s’impoveriscono. Bastano tre parole. Job’s act, Salvabanche, alternanza scuola lavoro. Con i primi due si sono attaccati prima i figli e le figlie, poi le mamme e i papà: prima è stata legalizzata la schiavitù sotto forma di lavoro, poi sono stati rubati i risparmi di milioni di famiglie. Non paghi hanno imposto, su un livello più basso, lavoro gratuito agli studenti e alle studentesse delle scuole medie superiori, così da poter sfruttare loro senza sborsare un euro. Sia chiaro, contro di loro non abbiamo nulla: sappiamo bene che qualsiasi cosa, anche andare a lavorare, possa essere considerata come una liberazione rispetto a stare ore e ore rinchiusi in una scuola che nulla ti insegna”.

Conclude Hobo: “In questo contesto, di città invivibile, invitiamo tutt* all’azione. Come? Denunciamo le nostre condizioni di lavoro, alziamo la voce – consapevoli che dall’altra, come oggi, risponderanno con urla e spintoni – non arretriamo di un passo, prendiamoci i nostri tempi e i nostri spazi, attacchiamo i ricchi e gli sfruttatori. In due parole: attacchiamo il Pd. Farinetti stai sereno”.