A Imola, grazie alla presenza di Brigata 36 e Rete Antisfratto Emilia-Romagna. Venerdì a Bologna manifestazione per il diritto all’abitare. Taksim sotto sequestro. Diversi attestati di solidarietà per Paolo Di Vetta.
“Stamattina l’intervento delle/dei militanti dello sportello antisfratto del C.s.a. Brigata 36 e della Rete Antisfratto dell’Emili-Romagna ha evitato che l’ennesima famiglia si vedesse privata
dell’alloggio o costretta ad accettare le condizioni non dignitose proposte dalle istituzioni per chi, pur causa morosità incolpevole, viene condannato/a a subire lo sfratto”. Lo rende noto il Brigata 36, con un comunicato.
A Bologna, nel frattempo, si annuncia una nuova manifestazione per il diritto all’abitare. La promuovono Usb e Asia che danno appuntamento per venerdì 23 maggio, alle 17, davanti all’occupazione di via Irnerio 13/15. ci si prepara a scendere “di nuovo in piazza per chiedere che il diritto all’abitare sia rispettato nella nostra città. Il continuo aumentare degli sfratti ,le famiglie che subiscono le vituperate ‘riforme’ economiche governative dei vari politici che si sono succeduti in questi anni, hanno fatto si che la questione abitativa diventasse un fattore importante anche a Bologna, crisi e disoccupazione mordono una città che credeva che il suo ‘modello sociale ‘ fosse inattaccabile”.
Oggi, intanto, sulla stampa mainstream è circolata una notizia secondo la quale il Tribunale del Riesame, dopo il “no” del Gip, ha disposto il sequestro dello studentato occupato Taksim, accogliendo la richiesta della Procura. Questa la risposta del Cua, via facebook: “Taksim resiste!”.
Oggi, infine, sui social network diverse realtà cittadine (Crash, Hobo, Tpo, Làbas) esprimono solidarietà a Paolo Di Vetta (Blocchi precari metropolitani) e Luca Fagiano (Coordinamento di lotta per la casa), arrestati oggi a Roma subito dopo l’approvazione della legge Lupi sulla casa e attualmente ai domiciliari.