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Amburgo, fermati tre manifestanti partiti da Bologna

Ne danno notizia Tpo e Làbas. Irreperibili da ieri sera, solo a mezzanotte è stato possibile accertare che fossero in stato di fermo: “La città è insorta e questa è una vendetta della polizia”.

09 Luglio 2017 - 12:18

“Da 17 ore non abbiamo contatti con i nostri tre compagni fermati ieri ad Amburgo dopo il partecipatissimo corteo che ha riempito le strade della città e che ha concluso una grande settimana di lotta contro il disastroso e inutile vertice dei G20. I nostri compagni hanno passato la notte in stato di fermo preventivo, senza capi di imputazione specifici”. Lo ha scritto pochi minuti fa il Tpo su Facebook in un post condiviso anche da Làbas, dopo un primo allarme lanciato intorno alla scorsa mezzanotte, quando dalle pagine dei due centri sociali si spiegava come i tre fossero irreperibili dalle 19.30 di ieri e che solo a quell’ora avevano appreso dal Consolato del loro fermo.

Continua la nota di oggi: “Dal legal team ci risulta ci siano 290 attivisti fermati. Chiediamo siano tutt@ immediatamente liberat@! È evidente come questa operazione iniziata ieri dopo il corteo, di vera e propria caccia all’uomo nei confronti di italiani e francesi in particolare, sia una reazione alla sollevazione della città di Amburgo. Un’operazione per delegittimare le proteste che hanno movimentato Amburgo negli ultimi giorni, un’operazione fatta per individuare negli attivisti internazionali il nemico pubblico. Un’operazione per giustificare la fallimentare gestione della polizia, che, nonostante lo smisurato dispositivo di militarizzazione messo in campo, non è stata in grado di contenere la rabbia degli attivisti e degli abitanti di Amburgo. La città è insorta e questa è una vendetta della polizia. Liber* tutt* subito!”.

Tra poco su magazic pubblicheremo nuovi resoconti, foto e video inviatici da Amburgo dal collettivo Akraak.