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Allontanata polizia dal Condominio Sociale, poi corteo in Bolognina [audio+comunicato]

Dopo l’ex Telecom, agenti in borghese tentano di notificare il sequestro anche all’occupazione di via De Maria, rinunciano per la rumorosa resistenza degli occupanti. Stasera assemblea cittadina in via Fioravanti 27. Solidarietà da Asia.

20 Maggio 2015 - 12:45

Digos a Condominio De Maria (© Michele Lapini)La Digos fa il bis: come avvenuto ieri per l’ex Telecom di via Fioravanti, oggi gli agenti si sono recati al condominio occupato di via De Maria per notificare un provvedimento di sequestro. “Non appena si sono avvicinati i digossini abbiamo costruito una muraglia meticcia fatta dai nostri corpi”, racconta un attivista di Social Log a Zeroincondotta. Dalle finestre è partito un cacerolazo, accompagnato dal coro “fuori di qui, noi non ce ne andiamo”.

“Alla fine dopo quindici minuti di provocazioni hanno dovuto desistere e andarsene”, continua il racconto: “Ci hanno raggiunto altri solidali, gli occupanti dell’ex Telecom e di Mura di porta Galiera, abbiamo deciso di fare un corteo per le strade della Bolognina. Ancora una volta abbiamo dimostrato come la solidarietà è l’ingrediente principale della resistenza meticcia e della nostra tenacia”. In corteo con gli abitanti delle occupazioni anche il Laboratorio Crash e gli studenti di Cua e Cas. L’appuntamento è ora per un’assemblea cittadina alle 20.30 di stasera all’occupazione di via Fioravanti 27.

(l’articolo continua sotto il contenuto multimediale)

> Audio con un attivista di Social Log

 

Scriveva ieri pomeriggio Social Log, poche ore dopo la “visita” della digos all’ex Telecom: “Riteniamo che manganelli, scudi e caschi di celerini debbano tenersi alla larga dalle occupazioni di case e che venga assunta da tutta la città la difesa di chi per vivere dignitosamente è stato costretto ad occupare. Non pensiamo che il diritto alla casa, ormai ridotto al lumicino, sia materia di procura e celere ma al contrario rimanda alle responsabilità delle istituzioni e di chi in questi anni di grave crisi economica ha colto l’occasione per arricchirsi a dismisura sulle spalle di sempre più persone ormai entrate a far parte dei poveri e degli insolventi della nostra società. Il costo sociale della povertà deve alzarsi a favore degli insolventi dirottando le risorse che ci sono, e sono tante, non più verso grandi opere od eventi inutili, ma verso una vera riqualificazione urbana e delle periferie che vuol dire innanzi tutto: edilizia popolare, riuso e autorecupero dello sfitto e dell’inutilizzato, e moratoria degli sfratti”.

Sempre riguardo i fatti di ieri, Idra Bologna ha scritto sul social network per esprimere “solidarietà attiva all’occupazione dell’Ex-Telecom, di cui la solita Procura del PD di Bologna ha ordinato il sequestro, notificato questa mattina dai fedeli servitori della Digos. L’Ex-Telecom rappresenta una delle tante esperienze di lotta per la casa, attraverso cui tante persone, famiglie e soggetti colpiti dalla crisi hanno potuto soddisfare in modo diretto il proprio bisogno e diritto all’abitare. Al fianco degli occupanti, i bisogni non si sequestrano!”.

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> Comunicato di solidarietà:

In questi giorni assistiamo a pressioni e provocazioni inaccettabili nei confronti di quella che ormai è una realtà consolidata nella città di Bologna: le occupazioni abitative. Non soltanto rispondono a una condizione di emergenza abitativa sempre più incalzante, ma in più spesso rappresentano esempi di vita solidale inseriti e attivi nei quartieri in cui trovano insediamento.
A tutto questo le risposte delle istituzioni sono quanto mai convulse e contraddittorie, se un giorno alle pressioni di un movimento che chiede che sia riconosciuto e garantito il diritto alla casa per le molte persone che hanno coraggiosamente deciso di lottare per conquistarlo, il giorno dopo le forze dell’ordine fanno sfoggio di muscoli davanti alle occupazioni.
Questo è esattamente quello che è successo negli ultimi due giorni alle porte delle occupazioni di via de’Maria e via Fioravanti, organizzate dal collettivo Social Log, alle quali il “buongiorno” è stato dato da agenti della Digos intenzionati ad eseguire l’ordinanza di sequestro ordinata dal PM, dopo l’iniziale parere contrario del Gip.
Gli occupanti hanno presidiato le loro case senza cedere alle provocazioni, ma se questo è il trattamento che si intende riservare alle occupazioni andremo incontro a tempi duri in cui sarà necessario stringersi solidali gli uni gli altri per resistere e rilanciare la lotta: le istituzioni cittadine devono trovare soluzioni all’emergenza abitativa, non avvallare sequestri e sgomberi che non hanno altro effetto se non quello di rimandare altre persone sulla strada!

Solidarietà a Social Log, agli abitanti e a tutte le occupazioni!

Asia-Usb