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A Imola contestazione per Poletti, “ministro della precarietà”

Ieri l’esponente del governo Renzi era a Imola per un comizio. Il Csa Brigata 36: “Ci siamo sentiti in dovere di ribadire che chi precarizza e sfrutta non è il benvenuto”.

18 Maggio 2014 - 15:41

Con Renzi e Poletti, più precari e meno tetti

“La Coop sei tu, chi ti sfrutta di più?”

cooCome c.s.a. Brigata 36 oggi, sabato 17 maggio (ieri, ndr), siamo qui a esprimere la massima contrarietà al ministro del lavoro Poletti ed al Governo che rappresenta e che riteniamo responsabile del malessere di milioni di persone.

Questo luogo, il fossato della Rocca, è, per la nostra città, il campo di battaglia simbolico della lotta per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Infatti, da quattro anni, ospita ad ogni primo maggio, la Coppa del Precario, una giornata di sport e socialità ma soprattutto una giornata di denuncia contro il continuo peggioramento delle condizioni lavorative.

Il “Jobs Act” recentemente approvato e voluto dal Governo Renzi sotto la guida del ministro Poletti, permettendo di estendere i contratti a termine senza causale fino a 3 anni e lasciando comunque la possibilità di licenziare il lavoratore o la lavoratrice una volta terminato il rapporto, rende la precarietà una condizione di vita.

Poletti oltre che ministro della precarietà è il simbolo di quel mondo delle cooperative sempre più responsabile di situazioni di sfruttamento e di casi di corruzione. Lo abbiamo visto con i lavoratori della logistica licenziati e sfruttati alla Granarolo e all’Ikea, con i dipendenti sottopagati della Coopservice, o con le vicende legate ad Expo che hanno coinvolto il colosso Manutencoop e l’imolese Cefla.

Non riteniamo che il Jobs Act possa essere in alcun modo utile a risolvere il dramma della disoccupazione, sia sul piano nazionale che su quello locale, che pure vede numerose situazioni di criticità come la Cooperativa Ceramica di Imola dove i lavoratori si trovano in grave situazione di precarietà.

Come tutti sappiamo, la precarietà, la disoccupazione, i bassi salari, sono una delle cause che oggi in Italia determinano l’emergenza abitativa. Il governo, di cui Poletti fa parte, ha in questi giorni approvato un decreto legge che, ben lungi dal risolvere il problema, favorisce il trasferimento di risorse pubbliche nelle mani dei privati, criminalizzando chi, non avendo altra possibilità, è costretto ad occupare abusivamente un alloggio (tra l’altro l’art. 5 di questo decreto contiene palesi indizi di incostituzionalità).

È per questo che ci siamo sentiti in dovere di ribadire che chi precarizza e sfrutta non è il benvenuto, che non abbiamo intenzione di tollerare chi continua, a colpi di fiducia, a sopprimere i diritti delle persone e come sempre continueremo ad autorganizzarci perchè tutte e tutti abbiano casa, reddito e dignità.

Csa Brigata 36