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A Bologna, ora, i ministri vengono “in camuffa”

Nel giro di una settimana tre esponenti del governo Renzi sotto le Due torri, in particolare all’Università: Madia, Giannini e Lorenzin. Tre visite avvenute di nascosto: un nuovo corso, inaugurato per evitare le contestazioni?

21 Dicembre 2014 - 11:59

10847944_555000951301215_4698509137156230388_nTre ministri del governo Renzi in visita ufficiale a Bologna, nel giro di pochi giorni. Tutti e tre, in particolare, impegnati in iniziative organizzate dall’Università, a testimonianza del buon legame che evidentemente intercorre tra l’esecutivo delle grandi intese e l’Alma Mater. Non è questo, però, l’unico particolare che accomuna le ultime comparsate del Governo sotto le Due torri: in tutti e tre i casi, infatti, queste sono avvenute di nascosto, “in camuffa” come si usa dire a Bologna. Un caso? Un modo per cercare di schivare le contestazioni che, nell’ultimo periodo, hanno accompagnato un po’ tutte le trasferte bolognesi dei ministri. Ha inaugurato questa nuova modalità Maria Anna Madia, titolare della Pubblica amministrazione, che venerdì 12 dicembre ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico della Spisa, la Scuola di specializzazione amministrativa dell’Alma Mater, in via Belmeloro. L’Ateneo, in seguito, ha dichiarato di aver evitato la pubblicizzazione dell’evento per la concomitanza con lo sciopero generale. Tentativo fallito, visto che la vera sorpresa l’hanno fatta i manifestanti di #Iononlavorogratis, con una contestazione  che ha fatto saltare l’iniziativa.

Giovedì 18, invece, è stata la volta del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: sulla stampa mainstream, solo successivamente, è emerso che senza alcun annuncio Giannini ha visitato la Biblioteca universitaria in via Zamboni, affiancata dal rettore Ivano Dionigi. Subito dopo, sempre il rettore ha accompagnato il ministro alla Fondazione per le scienze religiose, in via San Vitale, per un convegno. Il giorno dopo, infine, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha partecipato alla cerimonia di consegna dei diplomi del master di Medicina, Chirurgia e Biologia della riproduzione. Anche questa volta, la sua presenza non era stata annunciata e dell’evento, sulla stampa, si è saputo solo a cose fatte.